martedì, 6 Maggio, 2025

Spagna

Attualità

Riforme della giustizia di Italia e Spagna a confronto

Emanuela Antonacci
Presso la sede del ministero della Giustizia di Madrid il ministro della Giustizia, Marta Cartabia, ha incontrato la sua omologa, Pilar Llop. Nel corso dell’incontro istituzionale, le due Ministre hanno affrontato alcune questioni relative alle riforme che si stanno attuando nei rispettivi Paesi per rinnovare la Giustizia, oltre che i principali temi dell’agenda europea, argomenti di interesse bilaterale e di...
Motori

Il Gruppo Renault crea una Refactory a Siviglia

Ettore Di Bartolomeo
Il Gruppo Renault, alla presenza di Juan Manuel Moreno, Presidente della Regione dell’Andalusia, ha ufficialmente lanciato un progetto di Refactory presso lo stabilimento di Siviglia. Come prosieguo del programma realizzato a Flins – centro nevralgico dell’economia circolare del Gruppo per l’Europa -, questa Refactory riunirà per la Spagna le attività di economia circolare fondate sul potenziale valore del veicolo in...
Economia

Spagna, dopo la crisi la ripresa. A fine 2020 crescita del 4,4%

Angelica Bianco
La crisi del Covid ha colpito fortemente l’economia spagnola, tuttavia i suoi effetti non sono stati omogenei sul territorio e non lo sono stati neppure i tentativi di recupero delle varie regioni del paese. Infatti, il PIL madrileno è cresciuto del 4,4% nel quarto trimestre del 2020 rispetto a quello precedente. Questo tasso di crescita risulta molto superiore alla media...
Politica

L’in-stabilità italiana, ecco il bilancio istituzionale dell’Italia dal 1946 a oggi

Redazione
Sessantasei governi e 29 presidenti del Consiglio in settantacinque anni: e’ questo il bilancio istituzionale dell’Italia, che dal 1946 ad oggi, con la fine del Conte bis, ha dovuto fare i conti con un’instabilità politica quasi permanente. Tanto da attirare le ironie dei partner europei, come ha rivelato Romano Prodi qualche anno fa raccontando che, in veste di neo premier,...
Società

Migrazioni e nuove strategie

Giampiero Catone
Non c’è dubbio che, a Malta, ci sia stato un salto di qualità da parte dei paesi presenti nella valutazione dei fenomeni migratori, riconoscendo che essi vanno intesi in rapporto all’unicità delle frontiere dell’Unione europea e non più – come è stato finora in base al trattato di Dublino – come riferibili, in termini di responsabilità dell’accoglienza, al territorio nazionale...