venerdì, 29 Marzo, 2024
Politica

Giugno di fuoco per Governo e Camere

Sprint di fine giugno per il Governo e il Parlamento. Dopo amministrative e Referendum del 12 giugno si annunciano una serie di decisioni che devono essere prese tempestivamente. Poco tempo e problemi di non facile soluzione attendono i partiti. Ci sono questioni all’apparenza marginali, come la riforma dei taxi, la rimodulazione del Reddito di cittadinanza, le limitazioni al bonus da 200 euro, fino alla realizzazione del termovalorizzatore di Roma. Quest’ultima decisione rischia di diventare un caso per la tenuta della maggioranza, con il M5S contrario ad ogni ipotesi di realizzazione, e il sindaco Gualtieri che non vuole (per ora) cedere al diktat grillino. Sempre in tema di 5S c’è la posizione dell’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte contrario ad un eventuale nuovo invio di armi all’Ucraina. Sono incognite di inizio estate, quando tradizionalmente oltre a salire la temperatura si accende il dibattito politico, preludio al rinvio di settembre.

Fisco, Welfare e Recovery

Il premier Draghi dopo la messa in riga della maggioranza con il Consiglio dei ministri lampo, appena dieci minuti per sollecitare, pena la richiesta Fiducia, della riforma del fisco, studia i prossimi dossier. Tra questi il tema welfare con un possibile incontro ravvicinato con le parti sociali e sindacati. Bisognerà inoltre accelerare per il 30 giugno il via libera ai 45 obiettivi collegati alla nuova tranche del Recovery Fund. Non sarà semplice perché a parte convegni per il Sud, e le strategie comunicative come quella delle Ferrovie dello Stato che danno per scontato ogni sorta di innovazione e realizzazione, la situazione appare più complessa. Ci sono le amministrazioni locali che hanno bisogno di tutor in sinergia per mettere a punto i progetti del Piano nazionale di Ripresa, così come le semplificazioni tanto invocate non sono la panacea di tutto. Su questo i sindacati, ad esempi, temono che siano aggirate le regole ampliando solo la fascia di lavoratori che hanno meno garanzie e tutele.

Bonus e RdC scontro assicurato

Oltre ai grandi temi il Parlamento dovrà anche chiarire fino a che punto le scelte sulle quali c’è già un accordo, ad esempio le vicende sul Catasto così come il nodo Balneatori, siano davvero state risolte, oppure si tratta di patti che si reggono sostanzialmente su rinvii tecnici, quindi a settembre.
Motivi di tensioni non mancheranno, la data per le elezioni politiche si avvicina e gli argomenti sono tutti possibili “trappole” dentro cui la maggioranza potrebbe rimanere presa.

Le questioni che faranno più presa sono legate ai Bonus, come sl prossimo di 200 euro che metà maggioranza non vuole allargare ai percettori di Reddito di cittadinanza. La Lega ha annunciato con una interrogazione in commissione Lavoro di non accettare la decisione del governo, difesa dal ministro del Lavoro, Andrea Orlando, di estendere l’una tantum ai percettori del sussidio. Per il Cartoccio i fondi sono destinare a sostegno delle famiglie monoreddito.

Un ampliamento della platea dei percettori del bonus di 200 euro al RdC dove il centrodestra ha già fatto sapere che presenterà una pioggia di emendamenti. In più come elemento di scontro Italia Viva dal 15 giugno inizierà la raccolta delle firme per abolire il Reddito di cittadinanza. Sullo stesso tema la Lega presenterà un pacchetto di modifiche al decreto ribadendo che il Reddito di cittadinanza disincentiva la ricerca di lavoro.

Taxi e termovalorizzatore

Alle critiche Giuseppe Conte risponde che confida nell’impegno di Mario Draghi nella difesa del RdC. Conte inoltre assorbe ai 5S si prepara bloccare la realizzazione del termovalorizzatore su cui punta il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri per liberare la città dai rifiuti. Per gli osservatori politici la bagarre è quindi assicurata, a meno che intervenga di nuovo il premier con riunioni lampo stronca polemiche.

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