sabato, 27 Aprile, 2024
Europa

Meloni: “Bene su migranti, economia e Tunisia. Più fondi per cooperazione e sicurezza”

Consiglio Ue. Il Presidente del Consiglio: Bce e tassi, sui mutui fare di più. Santanchè? Riferirà in Aula

Giorgia Meloni non vede ostacoli invalicabili, l’Europa per il premier è pronta a cooperare con l’Italia sui migranti, ad ascoltare i rilievi sull’economia, ad essere pienamente in sintonia sulla sicurezza e gli aiuti a Kiev. Soddisfatta e dialogante in arrivo a Bruxelles il presidente del Consiglio al punto stampa spiega e anticipa: “Per noi le conclusioni del Consiglio europeo sono un’ottima base di partenza”. “I dodici miliardi in più”, annunciati dalla Commissaria Ursula von der Leyen per la migrazione nell’ambito della revisione di bilancio è la prima buona notizia. Sull’onda degli auspici favorevoli il premier racconta come l’Italia abbia assunto un ruolo di primo piano: “Su migrazione, Tunisia, flessibilità nell’utilizzo dei fondi per quello che riguarda le materie economiche”, spiega, “sui primi passi per un fondo sovrano europeo, ci sono le posizioni italiane”.
Migranti, 12 miliardi in più “La buona partenza” è inscritta nel nuovo fondo che l’Europa dedicherà al dossier migranti sui “dodici miliardi” in più per la migrazione, “È importante capire”, annota Giorgia Meloni nelle dichiarazioni prima dell’inizio del Consiglio europeo, “che per risolvere questo problema abbiamo bisogno di soldi che non devono essere spesi solo a livello di sicurezza. Abbiamo bisogno di cooperazione”. Le buone intenzioni devono ora essere confermate e sul Consiglio europeo il premier si mostra più cauta. “La discussione è aperta anche per il bilancio dei prossimi anni. Vedremo cosa diranno gli altri Paesi”, ma torna a sottolineare, “quello dei fondi per la migrazione e la cooperazione con i Paesi terzi è un punto strategico”.

Due assist per Giorgia Meloni

Il primo arriva nel pomeriggio con una dichiarazione del presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.
“Dobbiamo guardare a tutte le possibilità che abbiamo per combattere i trafficanti”, sottolinea, “Abbiamo visto con le tragedie nel Mediterraneo quanto operino in modo cinico e il nostro obiettivo principale è fermare questo crimine organizzato”. “Presenterò tre report sul rafforzamento delle frontiere esterne”, spiega von der Leyen, “così che ovunque nell’Ue abbiamo una gestione simile delle frontiere esterne; il secondo, sulla nostra lotta al traffico; e il terzo sui nostri investimenti nella stabilità economica dei Paesi d’origine perchè questa è la miglior strada per avere le connessioni tra le persone e per far sì”, conclude la Commissaria Ue, “che ci sia una migrazione legale, sicura e qualificata e anche per combattere i trafficanti”. Il secondo assist per il leader del Governo italiano arriva in serata con la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, “La migrazione non può essere strumentalizzata. L’accordo deve arrivare prima delle Europee”, osserva Metsola “Dobbiamo condurre una battaglia contro i trafficanti”, spiegando un altro tema chiave del summit: “Quando noi parliamo di numeri, non dobbiamo mai dimenticare un principio: non una persona deve morire in mare”.

Tunisia, una regia italiana

Stando ai segnali positivi, c’è un ulteriore dettaglio che il leader del Governo italiano aggiunge come un punto a favore. La presenza di un capitolo sulla Tunisia non nella parte dell’immigrazione ma delle relazioni esterne è un aspetto importante. “Segna un cambiamento del ruolo dell’Europa di cui l’Europa è stata portatrice in questi mesi”. L’Italia chiede nella revisione del bilancio pluriennale “di tenere conto dell’instabilità dei Paesi del Nord Africa”.

La posizione polacca

Solidale ma nel contempo intransigente la posizione della Polonia per l’ingresso di migranti sul suolo nazionale. “Abbiamo ottimi rapporti con la premier italiana. Ci incontriamo oggi. Potremmo avere interessi diversi, ma elaboriamo soluzioni che servono a tutti”, commenta il primo ministro polacco, Mateusz Morawiecki, rispondendo a una domanda sulle relazioni con l’Italia in materia di politiche Ue sulla migrazione.
“Tuttavia, in questo caso, sottolineo con forza che difenderemo sicuramente il diritto della Polonia di garantire non solo del nostro sistema politico, ma soprattutto che la nostra sicurezza, tutti i parametri relativi alla sicurezza, sia nelle nostre mani”. Escludendo l’accoglienza in Polonia di migranti arrivati in altri Paesi Ue, Morawiecki, commenta critico:
“Guardate cosa sta succedendo nei sobborghi di Malmo o Parigi, Marsiglia, Lille o anche in Italia. Il trasferimento forzato non sarà consentito finché ci sarà un governo di Diritto e giustizia”.

Next Generation, quadro mutato

Sui temi economici Giorgia Meloni si mostra fiduciosa, la questione dell’approvazione del Meccanismo economico di stabilità che dovrà essere affrontata in Consiglio europeo, non la impensierisce. Piuttosto, spiega come il quadro economico sia mutato e c’è necessità di nuove revisioni e decisioni. “L’Italia ha mandato un documento sulla revisione del bilancio pluriennale nel quale chiede in buona sostanza soprattutto due cose”, puntualizza il premier, “di tenere conto dell’instabilità del Nord Africa e del Mediterraneo e di considerare, a fronte dell’innalzamento dei tassi, i debiti del Next Generation tenendo in considerazione il quadro mutato”.

Bce, critiche rinnovare

Un po’ di cruccio la premier lo riserva per la Banca centrale Europa che con la presidente Christine Lagarde annuncia già i nuovi rialzi dei tassi previsti per luglio. Giorgia Meloni, punta il dito e ricorda: “Sulla Bce ho detto che cosa penso, sui mutui siamo già intervenuti, è un tema sensibile. Bisogna fare di più, soprattutto a fronte delle scelte che vengono portate avanti. Ne sto discutendo il ministro dell’Economia, l’impegno del governo deve essere quotidiano”. Il premier annota a dimostrazione che ora l’Italia gioca in avanti. “Quello che oggi c’è scritto nelle conclusioni del Consiglio europeo era probabilmente impensabile otto mesi fa. Siamo davvero riusciti a cambiare il punto di vista”, puntualizza, “anche col contributo di altre nazioni, dall’annosa divisione tra Paesi di primo approdo e Paesi di movimenti secondari a un approccio unico”.

Santanchè? Chiarirà in Aula

Da Bruxelles il presidente del Consiglio ha il tempo di occuparsi di un pezzetto dell’Italia dei partiti e dei suoi personaggi in lite. Così ha due parole per il caso Visibilia con nel mirino il ministro del Turismo Daniela Santanché e i chiarimenti attesi dall’opposizione che sulla questione ha vinto un braccio di ferro – con il voto del centrodestra – portando la ministra di Forza Italia a dare prossime spiegazioni in Parlamento. Giorgia Meloni derubrica la vicenda a un piccolo inciampo, questione dice che “non va interpretata politicamente. Santanché sarà in aula mercoledì e chiarirà la sua posizione”.

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