sabato, 27 Aprile, 2024
Politica

Quota 100 e reddito di cittadinanza: cosa cambierà?

Dopo la crisi di Governo e le dimissioni del Premier Giuseppe Conte sono molte le domande su chi predisporrà la manovra economica.

Reddito di Cittadinanza e Quota 100 si legano a doppio filo con quella  che sarà la legge di bilancio 2020.

La misura di previdenza sociale conosciuta come Quota 100 permette ai lavoratori di anticipare la pensione con 62 anni di età anagrafica e 38 anni di contributi. Si tratta di una legge già in vigore  in via sperimentale per tre anni, pertanto al 31 dicembre 2021 cesserà i suoi effetti.

Da una prima analisi sull’utilizzo di Quota 100 i risultati sono abbastanza deludenti, infatti la misura voluta fortemente dalla Lega non ha avuto i suoi effetti desiderati. I pensionamenti anticipati con l’utilizzo di Quota 100 non hanno prodotto nuovi ingressi nel mondo del lavoro al contrario le imprese, cercano di evitare che la Quota 100 porti all’esodo di massa dei lavoratori più qualificati e con esperienza.

Mentre il Reddito di Cittadinanza è un sussidio rivolto ai cittadini italiani in possesso di determinati requisiti, ha una durata di 18 mesi, eventualmente prorogabili per altri 18. Questa misura non ha una data di termine  ma è stabile , pertanto se non interverranno nuove leggi a riformala  resterà in vigore.
Il Reddito di Cittadinanza non è ancora a pieno regime, manca la parte più importante della misura, ovvero l’attuazione della riforma delle politiche attive del lavoro, che dovrebbero consentire ai percettori del sussidio di reinserirsi nel mondo lavorativo.

Oggi il dibattito politico si concentra sull’abolizione o conferma di Reddito di Cittadinanza e Quota 100 in considerazione di dover reperire le risorse necessarie per evitare che dal 1 gennaio 2020 scatti l’aumento dell’IVA.

Molto probabilmente nella nota di aggiornamento al DEF entro il 27 settembre 2019 verrà  chiarito  quale destino spetta a Quota 100 e Reddito di Cittadinanza.

A parere di chi scrive la crisi di governo potrebbe lasciare incompiute alcune riforme importanti sia nel mondo delle pensioni e soprattutto nel completamento del sistema del Reddito di Cittadinanza lasciando lo stesso come una misura sterile di sostegno alla povertà.

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