giovedì, 25 Aprile, 2024
Politica

Roma-Londra patto su economia, migranti e clima. Meloni: “La crescita oltre le attese. Siamo ottimisti”

Forte partnership tra Italia e Regno Unito

Italia e Inghilterra relazioni solide che puntano a un nuovo inizio. Scambio di gentilezze e di azioni concrete tra il primo ministro inglese Rishi Sunak e il premier Giorgia Meloni in visita nel Regno Unito. “L’Inghilterra è un partner chiave per l’Italia in una serie di settori trasversali per la cooperazione economica e industriale: dall’energia alla sostenibilità ambientale e all’innovazione”, evidenzia Giorgia Meloni, con una punta di orgoglio nazionale: “Economia, cultura, bellezza, gusto, salute: cinque parole che fanno una sola nazione: l’Italia”.

L’Italia che piace

Nell’intervento di chiusura al “Workshop Italian Agribusiness”, presente il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, il premier sottolinea le ragioni della visita in Regno Unito, quei: “interessi e valori” che legano Roma e Londra. Sinergia rafforzata da “forti partenariati economici e industriali e da stretti rapporti culturali e con la società civile, favoriti anche dall’esistenza di una numerosa comunità residente”. Con il premier Sunak, aggiunge Giorgia Meloni, “c’è pieno accordo sugli obiettivi comuni e sul percorso che Italia e Regno Unito possono intraprendere insieme per rafforzare ulteriormente un legame già solido”. “Emblematico è il lavoro svolto dalle nostre rispettive imprese nel settore agroalimentare, che”, osserva il premier, “tradizionalmente è uno dei punti di forza del nostro rapporto bilaterale”.

Qualità agroalimentare

La carta vincente delle partnership su commercio e cibo di qualità.

“Abbiamo un grande potenziale che può essere ancora accresciuto, e le nostre agenzie del commercio sosterranno l’attività dei nostri ministeri dell’Agricoltura”, annuncia il premier. “Il cibo italiano è di alta qualità e il mio governo vuole sostenere e favorirne l’espansione nei mercati internazionali”, fa presente Meloni, “Il Made in Italy è strategico nella nostra economia. Saremo in grado di lavorare insieme, fare la differenza: potete contare su di me”.

Il memorandum d’intesa

Intanto si tirano somme della due giorni di visita di Giorgia Meloni nella capitale inglese. Il premier ha firmato un memorandum d’intesa su difesa e migranti, clima, energia ed economia insieme al primo ministro inglese Rishi Sunak. Il colloquio si è protratto per circa due ore. Il memorandum siglato prevede una intesa su difesa e migranti, con iniziative congiunte anche su clima, energia ed economia. Comune, inoltre, è stato ribadito nel faccia a faccia tra i due primi ministri, la posizione di Roma e Londra sul dossier Ucraina.

Reciproca convergenza

I toni dell’incontro sono stati amichevoli. “Un’amicizia che si basa su decenni di collaborazione”, ha osservato il presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Sunak ha replicato con un cordialissimo benvenuto in italiano, “grazie Giorgia di essere venuta a Londra”. Il primo ministro britannico ha voluto riaffermare come Italia e Regno Unito possano “fare molto di più” per rafforzare le loro relazioni bilaterali. Mentre di rapporti solidi ha parlato anche il primo ministro britannico: “La nostra amicizia si basa su decenni di collaborazioni, nel G7 e nella Nato. Ma anche sullo stretto legame tra la nostra gente e la nostra economia”, ha ricordato Sunak. “La nostra relazione bilaterale è molto forte”, ha detto Sunak al presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nell’incontro a Downing Steet. “Ricordo che l’anno scorso sono stato molto orgoglioso di annunciare insieme a te il programma di cooperazione Global Combat Air Programme (Gcap)”, ha sottolineato Sunak.

Relazioni, il nuovo inizio

La firma di un accordo sulla cooperazione bilaterale, viene spiegato dai due leader, “corona l’ottimo stato delle relazioni fra le due nazioni e rilancia il dialogo strategico a tutto tondo con un partner e alleato chiave come il Regno Unito, soprattutto alla luce delle molteplici sfide a livello globale, in particolare la guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina, che rappresenta una minaccia concreta alla sicurezza e ai valori comuni”. Italia e Regno Unito, sottolineano fonti italiane, sono uniti da una storica amicizia oltreché da forti legami economici e condividono una visione comune su molte questioni internazionali a partire dal forte impegno per la sicurezza e la stabilità dell’Europa, dell’Euro-Atlantico e della più ampia comunità internazionale attraverso un approccio multilaterale con al centro le Nazioni Unite.

“È un nuovo inizio”, così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, si è rivolta al primo ministro britannico, Rishi Sunak. “Sono molto felice di essere qui”, ha aggiunto, “sono convinta che possiamo fare un buon lavoro insieme”. “I valori di Regno Unito e Italia sono allineati”, ha detto il premier britannico nell’incontro a Downing Street con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Il primo ministro ha aggiunto che i due Paesi collaborano sulle stesse sfide, come l’invasione illegale dell’Ucraina e il contrasto all’immigrazione illegale, ricordando la stretta “amicizia” tra Londra e Roma, alleate nella Nato.

Clima, economia, innovazione

L’intesa mette a sistema iniziative congiunte in ambiti di collaborazione prioritari come: sicurezza e difesa, energia, clima e ambiente, migrazione, economia, scienza e innovazione; e permette di consolidare le ampie convergenze con Londra sul piano internazionale.

Italia-Gb, le convergenze

Un “partenariato strategico” fra Italia e Regno Unito per contenere l’immigrazione e favorire una svolta nella cooperazione internazionale contro i “traffici illegali” di esseri umani: denunciati alla stregua di un’emergenza. C’è anche questo nel memorandum d’intesa bilaterale post Brexit fra Italia e Regno Unito. Una sintonia generalizzata che sulla questione dei migranti sfiora l’identità di vedute: figlia di una situazione la quale vede i due Paesi esposti rispettivamente sulla rotta mediterranea degli sbarchi e su quella della Manica.

Il memorandum è una sorta di documento cornice suddiviso in numerosissimi punti e in 7 capitoli preceduti da una premessa sui “valori condivisi” esaltati da Rishi al momento di accogliere. “Amicizia consolidata dalla comune appartenenza “al G7 e alla Nato”, dall’allineamento sulla risposta alle crisi del presente (in primis alla linea dura di fronte alla Russia per “l’invasione illegale dell’Ucraina”), e ribadito – anche dopo il divorzio di Londra da Bruxelles – dalla formalizzazione recentissima del progetto congiunto di un nuovo caccia europeo di prossima generazione.

Cinque punti sull’immigrazione

Ma un capitolo a parte è dedicato unicamente proprio all’allarme sulle migrazioni, separato da tutto il resto. Il capitolo è suddiviso in 5 passaggi impegnativi. Il primo evoca il comune riconoscimento “dell’importanza di contrastare urgentemente la sfida dell’immigrazione illegale”; il secondo annuncia la volontà di coordinarsi per far crescere la cooperazione sia su scala bilaterale, sia nei rapporti fra Regno Unito, Ue, Frontex e agenzie internazionali varie; il terzo fa riferimento esplicito all’obiettivo condiviso di “un cambio di passo nel nostro approccio alla politica migratoria”, che punti a renderne “prioritaria la dimensione esterna” come “soluzione strutturale per prevenire la migrazione illegale e stabilizzare i flussi”; il quarto rilancia la strategia di aiutare i Paesi di provenienza, a cominciare “dall’Africa e dai Balcani”, in modo da “affrontare le cause profonde” del fenomeno con azioni congiunte di sostegno allo sviluppo; infine, il punto 5 delinea la prospettiva di dare “un seguito concreto” a queste indicazioni di principio definendo “rapidamente una serie d’iniziative specifiche sull’immigrazione attraverso un Partenariato Strategico” ad hoc fra Roma e Londra.

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