sabato, 20 Aprile, 2024
Politica

L’Italia positiva di Mattarella: dignità, unità, stabilità, riforme. E il viatico al Governo Draghi

Unanime apprezzamento dei partiti per le parole del Capo dello Stato

Il Presidente vola alto, stende un velo sulle brutte figure della politica nella vicenda Quirinale. Il suo non è un programma di governo ma l’indicazione di una rotta di medio termine da cui nessuna maggioranza e nessuna opposizione si dovrebbe discostare. I 50 applausi ricevuti dal Presidente non possono ridursi ad un’effimera manifestazione di apprezzamento nei suoi confronti. Servono fatti, decisioni che tocca al Parlamento adottare. In un anno pre-elettorale, Draghi potrà solo avviarne alcune, a cominciare da quella del Consiglio superiore della magistratura indispensabile per ricreare fiducia nella giustizia. Mattarella non farà mancare i suoi stimoli, suggerimenti e se necessario moniti.

I toni usati dal Presidente sono stati molto fermi nel denunciare le tante lacune che l’Italia deve colmare per tornare ad essere un grande Paese, degno della sua storia e centrale in Europa. Mattarella ha scelto, però, un’impostazione costruttiva, che evita le polemiche tra istituzioni e propone a tutti di riprendere insieme una strada molto impegnativa ma entusiasmante.

La centralità del Parlamento e il rispetto delle sue prerogative sono temi ricorrenti nel pensiero di Mattarella che rifugge dal leit-motiv populista della denigrazione dei partiti. Essi sono vitali per il funzionamento della democrazia insieme ai corpi sociali intermedi.

Il Presidente sa benissimo che il suo appello all’unità sembra stridere con lo spettacolo offerto di recente dalle divisioni nelle coalizioni e nei partiti. Da politico esperto e uomo delle istituzioni Mattarella non si nasconde la realtà ma non si piega al pessimismo.

Sa che il suo ruolo, rafforzato dalla rielezione, gli consente di essere non solo arbitro ma anche guida morale di un Paese in cui governi e maggioranze cambiano in continuazione creando un clima di perenne litigio e instabilità che blocca qualsiasi prospettiva di rinascita e ricostruzione dell’Italia. Per questo Mattarella non starà alla finestra, limitandosi a risolvere crisi di governo ma sarà protagonista della vita istituzionale dei prossimi anni.

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Valerio Servillo

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