sabato, 20 Aprile, 2024
Lavoro

Lavoro e Veronese (Uil): Cassa integrazione, segnali di difficoltà per l’intero sistema produttivo

Cassa integrazione, dalle ore autorizzate nuovo segnale di difficoltà per l’intero tessuto produttivo. Lo rende noto la Uil, con un approfondimento della segretaria Confederale, Ivana Veronese. “In questi primi 8 mesi dell’anno, sono state autorizzate oltre 400 milioni di ore di cassa integrazione, comprensive delle prestazioni erogate dai Fondi di Solidarietà Bilaterali”.

Dato alto rispetto al 2019

“Numeri stimabili in oltre 314 mila lavoratrici e lavoratori in cassa integrazione a zero ore, interessati dall’ammortizzatore sociale”, calcola l’esponente sindacale, “Assistiamo ad un forte ed inevitabile calo delle ore autorizzate rispetto allo stesso periodo del biennio precedente, ma il dato resta comunque alto se confrontato con il 2019. Si riscontra, infatti, un incremento di ore pari al 137% che ci induce a riflettere sul perdurare di uno stato di difficoltà di molte imprese del nostro tessuto produttivo, dovuto anche alle conseguenze della guerra in Ucraina, alla mancanza di reperimento di materie prime e, non da ultimo, all’aumento dei costi energetici che rischia di influenzare la richiesta di ammortizzatori nei mesi a venire”.

Chi ha perso il lavoro

L’Inps, inoltre segnala la segreteria confederale Uil, ci informa che nei primi 7 mesi dell’anno, sono state presentate circa 1,2 milioni di richieste tra Naspi e Discoll. “Un numero importante in crescita rispetto al 2021”, fa presente la Uil, “ma che è sicuramente la conseguenza di una ripresa che vede assumere prevalentemente a termine”.

I nuovi segnali negativi

L’aumento di richiesta di politiche passive, sia sul versante cassa integrazione che indennità di disoccupazione, non è mai un segnale positivo. “È un alert che, come tale”, conclude Veronese, “dovrebbe essere da monito per trovare soluzioni alle molte crisi aperte e al contrasto alla precarietà”.

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