venerdì, 26 Aprile, 2024
Politica

Interrogativi verso il voto del 25 settembre

Quali saranno in spiaggia, sotto l’ombrellone o in montagna, gli interrogativi per i cittadini che si recheranno a votare il 25 settembre?

A chi darò il mio voto: ai post comunisti che dicono che ci sono ancora i fascisti e che bisogna sconfiggerli? Oppure a coloro che sostengono un’agenda di cose da fare (agenda Draghi), ma non propongono un Progetto e Visione di società?

Oppure farò il voto al Centro Destra di Berlusconi, Cesa, Lupi, Meloni, Salvini? Tutti dicono che sono per l’Unione Europea, da ristrutturare, sono per l’Atlantismo e la NATO allargata ad altri Paesi; perché non dovrebbero meritarsi la stessa credibilità e fiducia da parte degli 11 milioni di Italiani che la volta scorsa le hanno date con il loro voto al comico Grillo e al suo M5S?

Ci sarà l’attenzione e cura dell’Ambiente, della tutela dell’intero eco sistema al fine di ripristinare ove possibile l’ambiente naturale, senza bloccare lo sviluppo economico e sociale, ma utilizzando le innovazioni tecnologiche?

I Verdi e i Popolari, guidati da Gianfranco Rotondi, riusciranno a costruire questa intesa culturale e politica, secondo la guida della Laudato Si’ di Papa Francesco, per l’azione del nuovo Governo?

Ci sarà un Presidente del Consiglio autorevole e stimato a livello internazionale?

Quali saranno i sacrifici inevitabili per gli italiani tenuto conto dell’enorme denotato accumulato e cresciuto con la Pandemia del Covid19?

Ci sarà un Governo stabile?

I giovani investiranno nel Progetto della loro vita di restare in Italia per essere protagonisti della ricostruzione della Polis?

Potremmo continuare, ma già questi interrogativi se troveranno risposte affermative e unanimemente riconosciute, significherà che le elezioni politiche saranno davvero servite per avviare una legislatura di cambiamento positivo del Paese.

Noi umilmente ci chiediamo: Rivedremo l’Etica della Responsabilità nei Politici per servire la politica e non servirsi della politica?

Nell’ultimo Governo di Mario Draghi, tutti abbiamo accertato e condiviso che tra i positivi risultati ci sia stato il risultato di un importante principio/Verità: la competenza specialistica come qualità personale indispensabile per ogni ruolo che si svolge nella società. In particolare, serve sempre una minima cultura di base (in geografia, Storia, Italiano, Inglese, Economia, Diritto) per svolgere un ruolo politico a livello istituzionale.

Quindi un primo dovere come cittadini e sapere scegliere persone competenti con esperienza riconosciuta e non con attestato acquisiti all’ultima ora!

Servirà un governo politico con Ministri che possono dimostrare di avere importanti esperienze specialistiche e un’alta formazione, quindi serviranno politici competenti ed esperti.

Gli Esperti, infatti, sono coloro che hanno fatto della professionalità e della competenza i propri tratti distintivi, caratteristiche che oggi più di ieri devono essere messe al servizio dello sviluppo del Paese, così come per ogni singola impresa che deve ritornare centrale per la crescita economica, per la creazione di posti di lavoro e per attrarre i giovani a esercitare i loro talenti.

Il Presidente Mario Draghi ha cancellato lo slogan del M5S che “uno vale uno” e cioè ha riaffermato il principio della “competenza” come valore per esercitare un ruolo e una responsabilità non solo a livello istituzionale. Slogan e promesse politiche del M5S che avevano prima illuso e poi ingannato e deluso 11 milioni di italiani. Tutti i sondaggi dicono di una grande delusione della stragrande maggioranza di quegli 11 milioni di cittadini.

Con la caduta del Governo Draghi siamo almeno certi che lo slogan “uno vale uno” sia stato ormai accantonato, con l’idea, risultata falsa, che cittadini disoccupati e ignoranti potessero assumere responsabilità in settori strategici della società e a livello delle Istituzioni, senza alcuna esperienza e competenza specifica.

Con queste brevi note, vorremmo solo sottolineare l’importanza per ogni cittadino di esercitare il proprio diritto costituzionale di votare e non di rinunciare alla partecipazione al voto.

Intanto ci auguriamo, come ha detto il Presidente Mattarella, che nei prossimi mesi ci sia una piena assunzione di Etica della Responsabilità da parte di tutti i Partiti per le decisioni da assumere in continuità a quelle precedenti:

  • sostegni economici a imprese e a famiglie,
  • progressi negli adempimenti del PNRR per non perdere la tranche di 20 miliardi di euro prevista per fine anno,
  • continuazione degli aiuti all’Ucraina secondo le modalità approvate in Parlamento
  • vigilanza massima per intervenire nel caso di un’eventuale recrudescenza del Covid.

Oggi e in futuro, nel tempo della società della de-globalizzazione che è iniziata e si farà sentire presto anche in Italia, abbiamo bisogno di quell’amalgama che abbiamo disperso da decenni: essenziali valori etici, che tengono unita una famiglia, una comunità, un popolo, che rendono di maggiore qualità le professioni, le imprese.

Il nuovo Presidente del Consiglio, uomo o per la prima volta una donna, dovrebbe riuscire a trasmettere e a sviluppare i valori della Competenza, dei Valori etici e della concretezza dell’efficienza e dell’efficacia per riavviare un new deal dell’Italia.

Il nuovo Presidente del Consiglio, riuscirà a farlo soltanto con il PNRR di 209 Miliardi di euro per realizzare entro il 2026 le riforme e le sfide infrastrutturali attese da decenni?

Contemporaneamente il nuovo Presidente del Consiglio che riceverà il mandato dal Presidente Sergio Mattarella, dovrà sapere affrontare positivamente, le emergenze prioritarie che perdurano: pandemia sanitaria, emergenza economica, dell’occupazione per il lavoro e di approvvigionamento energetico. Dovrà contribuire a fare finire la guerra in Ucraina, iniziata il 24 Febbraio, a causa dell’invasione delle forze armate della Russia di Putin.

Si dovrà riaffermare nel Governo e nella società l’Etica della Responsabilità, come nei tempi lontani, anni ‘60-‘70 con Popolari e Democristiani che governavano con altri Partiti (Liberali e Socialdemocratici) e che riuscirono a fare diventare l’Italia, nel 1987, la 5^ potenza industriale del mondo.

Per il miglioramento del bene comune, ci auguriamo di vedere nella società e nella politica valori etici che si sono ampiamente dispersi, come: l’onestà, la trasparenza, la giustizia, il coraggio, la lealtà, il rispetto, il caringcioè il prendersi cura dei più fragili e degli anziani che non sono da considerare uno “scarto della società” come vuole affermare la cultura del relativismo e del nichilismo senza più Dio nella storia.
Siamo fiduciosi che gli schieramenti politici che si stanno preparando per la campagna elettorale, più che presentare un’agenda di un lungo elenco di cose da fare ovvero di promesse impossibili da mantenere, abbiano in primis a cuore il Bene Comune, unitamente alla sostenibilità finanziaria, tenuto conto dell’enorme debito pubblico e sappiano, soprattutto, presentare una visione del modello di società da voler contribuire a realizzare.

Non più una campagna elettorale contro qualcuno come è data per decenni contro Berlusconi, ma una campagna elettorale con una proposta e Progetto politico di società per l’Italia nel contesto delle alleanze storiche.

Per tutta la durata della prossima legislatura, ci auguriamo di vivere ancora, in questo nostro affascinante Viaggio terreno, per testimoniare e applaudire a questa nuova fase politica, per vedere le riforme e le infrastrutture tanto attese da decenni con la partecipazione di una nuova e competente classe politica di Millennials.

* Prof. Leadership and Ethics, Presidente Collegio Probiviri di “Verde è Popolare”

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