giovedì, 25 Aprile, 2024
Politica

Effetto voto. I no di Conte e Di Maio a Zingaretti. Li unisce solo il Covid

Dopo il voto, come è normale, tutti rialzano il tiro. Il principale beneficiato del 20-21 settembre, il Pd, ha iniziato subito le danze. E c’è da capire Zingaretti. Andato al governo per miracolo divino, per il combinato disposto tra le follie grilline e la paura di Salvini, stanco di fare il guardiano, il mediatore, il razionalizzante, il pompiere, il leader della stabilità, rispetto alle perturbazioni dei suoi alleati, e soprattutto, stanco della mancata alleanza giallorossa, da lui sollecitata nelle regioni (anche se in Liguria non ha funzionato, dice lui, per la debolezza del candidato-giornalista), si è affrettato a imporre un cambio di rotta.

Giustificato pure dal fatto che se le cose fossero andate male, avrebbe rischiato la segreteria. E il prossimo anno si vota a Roma e poi, per la Regione Lazio. Tutti appuntamenti a cui i dem adesso guardano con maggiore fiducia.

E quali richieste ha rivolto a Conte e a Di Maio? Il rimpasto, la chiarezza sui progetti del Recovery Fund, lo smantellamento dei decreti sicurezza di Salvini, che allora furono condivisi dai pentastellati e il no alla conferma della Raggi.

La risposta di Di Maio? Nessuna. E la risposta di Conte? Nisba. Niente rimpasto (che vedrebbe, tra l’altro, proposta furba di Renzi, Zingaretti vice-premier), semmai un rilancio. Un rilancio personale, l’ennesimo del premier.
L’uomo, infatti, ha già superato varie maree e tempeste. Conte-1 gialloverde, Conte-2 giallorosso, e ora Conte 3 giallo-fucsia? Proprio no.

Il suo motto, tardo democristiano (“non mi sono mai sentito in bilico, non mi sento ora dopo il voto, inamovibile”), è il viatico galleggiante con cui tutti i capi di governo di transizione, di passaggio, sono diventati permanenti. È l’autobiografia nazionale che al contrario, butta dalla torre, chi entra a Palazzo Chigi lancia in resta, col proposito di fare le rivoluzioni, da Berlusconi a Renzi e a Grillo.

In comune con Zingaretti, Conte ha la gestione del Covid. Hanno saputo interpretare la paura della gente, offrendo sicurezza, prospettive, al posto delle angosce e delle paure vellicate da Salvini e la Meloni.
E i 5Stelle? Anche loro stanno rialzando il tiro, ma non propriamente all’esterno. Dentro le loro mura sempre più anguste. Hanno tradito tutte le loro battaglie identitarie, conservandone soltanto una: il taglio dei parlamentari (esito del referendum 69 a 30), che Di Maio, in vista dei suoi Stati generali, ha venduto come una grande vittoria. Ed è stato costretto a enfatizzare tale risultato, visto che il Movimento a livello territoriale, dati e numeri alla mano, si è ridotto alle stesse percentuali di Fi. Inesorabilmente finiti i bei tempi della Terza Repubblica. E nell’unico luogo dove si è tentato l’esperimento giallorosso elettorale (ripetiamo, la Liguria), esperimento approvato dall’ennesimo sì della piattaforma Rousseau, diventata a comando governista, è stato un flop.

In casa grillina, Di Maio si è di fatto riproposto. Pur nel quadro delle congetture congressuali che ipotizzano una gestione collettiva, lui vuole tornare alla grande, col ruolo di “primus inter pares”; ruolo che Crimi non accetterà mai, né certamente il duo Fico-Di Battista. Quest’ultimo ha ironizzato sulle dichiarazioni di Di Maio. Un segnale emblematico che fa capire la posta in gioco: “Non capisco questo eccesso di esultanza per la più grande sconfitta del M5Stelle”.

Ma il mito della prima ora, sarebbe la salvezza? In politica i tempi, sono diversi e perduto il treno del cambiamento, alla stazione ci arrivano, per regola, altri treni.

(Lo_Speciale)

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Bicameralismo imperfetto con pari dignità sociale a 25 anni 

Domenico Turano

M5S, Di Maio: “Momento delicato, credo troveremo soluzione”

Giulia Catone

Draghi non molla. Ascolterà di più le Camere. Marcia indietro di Conte. Astensione di Meloni

Cristina Calzecchi Onesti

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.