lunedì, 14 Ottobre, 2024
Economia

Banche, Abi: “Ad agosto i tassi dei mutui stabili al 3,44%”

Nel nuovo Rapporto mensile dell’Associazione bancaria italiana di settembre 2024, emergono importanti sviluppi riguardo all’andamento dei tassi di mercato e all’attività creditizia in Italia. A partire da ottobre 2023, i tassi di mercato hanno registrato una tendenza al ribasso, anticipando le mosse della Banca centrale europea. Tale dinamica si è ulteriormente accentuata nelle ultime settimane, con una riduzione dei tassi che ha preceduto le decisioni adottate dalla Bce il 12 settembre.

Nei primi undici giorni di settembre 2024, i tassi di mercato hanno continuato a mostrare segnali di contrazione: Euribor a 3 mesi, la media si è attestata al 3,46%, in calo rispetto al 3,55% di agosto 2024, con una diminuzione di 54 punti base rispetto al massimo di ottobre 2023; tasso sui Bot a sei mesi, sceso al 3,23% da una media del 3,27% di agosto, segnando un calo di 82 punti base rispetto al picco di ottobre 2023; tasso Irs a 10 anni, utilizzato nei mutui, è calato al 2,45% (2,50% ad agosto), con una riduzione di 107 punti base rispetto a ottobre 2023; tasso sui Btp, si è attestato al 3,57%, in diminuzione rispetto al 3,63% di agosto, e con un calo di 141 punti base dal massimo di ottobre 2023.

Prestiti bancari

I tassi di interesse sui prestiti bancari mostrano segnali di allentamento, con condizioni di finanziamento più favorevoli per famiglie e imprese. Ad agosto 2024, il tasso medio sui nuovi finanziamenti alle imprese è diminuito al 5,07%, rispetto al 5,27% di luglio e al 5,45% di dicembre 2023. Anche i mutui per l’acquisto di abitazioni mostrano una stabilità con il tasso medio fissato al 3,44%, invariato rispetto a luglio ma in netto calo rispetto al 4,42% di dicembre 2023. Il tasso medio complessivo sui prestiti erogati negli anni è sceso al 4,71% ad agosto 2024, leggermente in calo rispetto al 4,74% del mese precedente. Il rendimento sui depositi a durata prestabilita (certificati di deposito e depositi vincolati) è salito al 3,47% ad agosto, superiore rispetto alla media dell’area euro, che si attesta al 3,31%.

Questo rappresenta un incremento di 318 punti base rispetto a giugno 2022, prima dell’avvio dei rialzi dei tassi da parte della BCE. Anche il rendimento delle nuove obbligazioni bancarie a tasso fisso ha mostrato una crescita, raggiungendo il 3,20%, con un incremento di 189 punti base rispetto a giugno 2022, quando il tasso era dell’1,31%. Il tasso medio sui depositi totali (inclusi certificati di deposito, depositi a risparmio e conti correnti) è stato dell’1,00% ad agosto 2024, quasi invariato rispetto al mese precedente (1,01%), ma in forte aumento rispetto allo 0,32% di giugno 2022.

Margine di interesse

Il margine (spread) tra i tassi sui nuovi prestiti e quelli sulla nuova raccolta bancaria è sceso a 193 punti base ad agosto 2024, rispetto ai 216 punti base del mese precedente. Questo ridotto spread riflette un miglioramento delle condizioni di finanziamento a fronte di un aumento dei rendimenti sui depositi. La raccolta complessiva, che include depositi e obbligazioni bancarie, è cresciuta del 3,2% su base annua ad agosto 2024, proseguendo la dinamica positiva iniziata all’inizio dell’anno. I depositi in varie forme sono aumentati del 2,0% rispetto all’anno precedente.

Continua la contrazione

Nonostante il miglioramento dei tassi, il volume complessivo dei prestiti bancari è diminuito a causa della debole crescita economica che ha depresso la domanda di credito. Ad agosto 2024, i prestiti a imprese e famiglie sono calati del 2,0% su base annua, con un rallentamento rispetto al -2,2% registrato a luglio. La flessione ha colpito principalmente le imprese, con un calo del 3,9%, mentre i prestiti alle famiglie sono scesi dello 0,6%.

Crediti deteriorati

I crediti deteriorati netti, che includono sofferenze, inadempienze probabili ed esposizioni scadute, sono leggermente diminuiti a luglio 2024, attestandosi a 30,2 miliardi di euro, in calo rispetto ai 30,6 miliardi di marzo 2024 e ai 30,5 miliardi di dicembre 2023. Questo rappresenta una riduzione di 166 miliardi rispetto al picco di 196,3 miliardi raggiunto nel 2015, evidenziando il miglioramento della qualità del credito.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Ridurre i 9 anni del processo civile? La riforma Cartabia alla prova

Gian Luca Rabitti*

Istat, mercato immobiliare in calo. Altalena tra compravendite abitative e quelle commerciali

Ettore Di Bartolomeo

Torna l’appuntamento con “Invito a Palazzo” in 62 città

Redazione

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.