sabato, 27 Aprile, 2024
Società

Dall’Aquila all’Emilia-Romagna, i cantieri vanno accelerati

Meloni: sisma e alluvione, un “cambio di passo” per ricostruire

Per non parlare anche del terremoto dell’Irpinia si può cominciare da Ischia a finire in Emilia-Romanga. E’ un’Italia a macchia di leopardo, da sud a nord, che aspetta ancora di essere ricostruita dopo terremoti, frane, alluvioni. Nei giorni scorsi tutti sono intervenuti su Amatrice: la Presidente del Consiglio, in un post su Facebook, ha ricordato le vittime e la data, 24 agosto 2016. e le ferite a “meravigliosi luoghi dell’anima, da Amatrice a Norcia, da Accumoli ad Arquata, da Visso a Castelsantangelo sul Nera, da Ussita a Pescara del Tronto, e tanti altri che sono nel cuore di tutti noi.” Ma ha anche scritto che “purtroppo, a sette anni dal terremoto la ricostruzione è ancora incompiuta. È una ferita che non si è chiusa e fa ancora male.” 

 Amatrice, ricostruzione a metà

Amatrice e tanti altri comuni di cui sopra sono ancora tutti da ricostruire. Su 28mila richiete di contributi presentate, 11mila sono state autorizzate per un importo che supera gli 11 miliardi di euro. Si stima che potrebbero arrivare altre 20mila richieste. Ad oggi i cantieri sono 17mila di cui quasi 10mila portati a termine. La stima del danni di quel terremoto era di 28 miliardi di euro e ancora oggi circa 30mila cittadini vivono in casette o ricevono un contributo per l’abitazione; sono circa 14mila famiglie che vivono tuttora lontane dalle loro case. “Il Governo”, ha scritto la premier Meloni, “sta operando per imprimere un cambio di passo, dalle norme ai cantieri al lavoro di squadra tra il Ministro per la Protezione Civile Musumeci, il Commissario Castelli e la Struttura commissariale, le Regioni coinvolte e i 138 Comuni del cratere.” In questi mesi, dopo gli anni della pandemia e lo shock dei prezzi dovuto all’inflazione, si è dato un “nuovo impulso alla ricostruzione privata e sono state poste le basi per velocizzare quella pubblica, snellendo le procedure e sostenendo concretamente i soggetti attuatori nelle attività di progettazione e sviluppo delle opere pubbliche.”   

 Salvini: “accelerare”

Dove erano i governi di questi sette anni? E Dov’erano quelli di prima? Ischia, nell’estate 2023, piena di turisti, offre ancora i segni del terremoto che sei anni fa provocò 14 morti e un migliaio di case inagibili. Se si va all’Aquila, devastata da un terremoto più di 14 anni fa, si possono vedere ancora cantieri aperti. Non resta molto per finire il piano di ricostruzione (16%), ma comunque resta ancora lavoro da fare dopo aver speso oltre 6 miliardi di euro.  Per non parlare delle devastazioni che l’alluvione del maggio scorso ha lasciato in Emilia-Romagna. Finora, dopo tre mesi, sono stati spesi 60 milioni su 4 miliardi e mezzo stanziati; di questi circa 2,8 miliardi al momento a disposizione della struttura commissariale. Sulla contabilità speciale del commissario i primi 876 milioni di euro da destinare alla messa in sicurezza del territorio. Tanto (poco) da aver indotto il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, già a chiedere un’accelerata. Qui è stato nominato commissario per la ricostruzione il generale Figliuolo, che si era occupato della pandemia. 

 Next Appennino

Per tornare alla normalità, come scrive la premier Meloni, bisogna avere la volontà di affrontare “diversi i ritardi” e superare “le criticità che rimangono”. Da questo punto di vista, Meloni ha anche indicato espressamente il programma NextAppennino, finanziato dal Piano Nazionale Complementare del Pnrr. Piano che si prefigge di mettere a terra le risorse pubbliche per stimolare investimenti privati nelle aree del Centro Italia colpite dai terremoti del 2009 e del 2016, finanziato con una dotazione complessiva di 1 miliardo e 780 milioni di euro, 700 dei quali, per la maggior parte, a disposizione delle imprese per sostenere i loro investimenti sul territorio. La responsabilità degli interventi è affidata ad una Cabina di Coordinamento composta dal Commissario Straordinario per la ricostruzione post sisma 2016, che la presiede, dal responsabile della Struttura Sisma Abruzzo 2009, dal Capo Dipartimento Casa Italia, dai presidenti delle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria e dai rappresentanti dei sindaci delle quattro regioni.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Il generale Luca Baione porta l’Italia nell’Organizzazione Meteorologica mondiale

Paolo Fruncillo

Pnrr Borghi: prorogato al 29 settembre il termine per la presentazione dei progetti

Maria Parente

Mal di lago: un terzo degli specchi d’acqua è inquinato

Cristina Calzecchi Onesti

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.