domenica, 6 Ottobre, 2024
Società

L’Italia in 10 selfie. Migliori nel riciclo rifiuti

È stato presentato l’annuale rapporto “L’Italia in 10 selfie 2023”, che mette in luce aspetti sia positivi sia critici del Paese. I 10 selfie restituiscono le “immagini” più significative nei dieci settori dell’economia e della società, “fotografate” dalla Fondazione Symbola (che promuove le Qualità Italiane), Unioncamere e Assocamerestero, l’associazione delle Camere di Commercio Italiane all’Estero. Tra i nostri primati, l’Italia, è lo Stato europeo con il più alto tasso di riciclo dei rifiuti speciali e urbani (83,4%), un valore superiore alla media europea (53,8%) e a quello di Germania (70%), Francia (64,5%) e Spagna (65,3%).

I primi 5 selfie: innovazione, manifatturiero, occupazione, turismo, agricoltura

Il primo selfie riguarda l’innovazione e la ricerca scientifica. L’Italia è innovativa, grazie a imprese e istituzioni che investono in tecnologia e sviluppo. Emerge, però, la necessità di un maggior sostegno alle startup e di politiche che favoriscano l’accesso ai finanziamenti per le imprese innovative. Il secondo è sull’industria manifatturiera, che rappresenta un pilastro fondamentale dell’economia nazionale. Il settore mostra una crescente apertura all’automazione e alla digitalizzazione, ma affronta ancora sfide legate alla competitività internazionale e alla sostenibilità ambientale. Il terzo riguarda occupazione e mercato del lavoro. C’è un miglioramento, ma il tasso di disoccupazione giovanile rimane serio, le politiche attive devono favorire l’occupazione dei giovani e un’adeguata formazione professionale. Il quarto tratta del patrimonio culturale e turistico. L’Italia attrae milioni di turisti, per le bellezze artistiche, storiche e naturali. Ciononostante, c’è la necessità di una gestione sostenibile del turismo per preservare e valorizzare le risorse culturali del Paese. Il quinto esplora il settore agricolo e agroalimentare, che si distingue per la qualità e la varietà dei suoi prodotti, ma denuncia la necessità di politiche di sostegno per contrastare la desertificazione delle aree rurali e promuovere pratiche agricole sostenibili.

Gli altri 5: transizione ecologica, coesione territoriale, istruzione, infrastrutture e politica estera

Il sesto si concentra sulla transizione verso un’energia più pulita e sostenibile. L’Italia ha compiuto progressi nell’adozione delle energie rinnovabili, ma deve ancora affrontare sfide nella riduzione delle emissioni e nella promozione di un uso consapevole delle risorse energetiche. Il settimo tratta la coesione territoriale, evidenziando le differenze socioeconomiche tra le diverse regioni italiane. Sono richieste politiche di sviluppo territoriali equilibrate per ridurre le disuguaglianze e promuovere una crescita omogenea sul territorio nazionale. L’ottavo è sull’istruzione e formazione. L’Italia deve migliorare il sistema educativo, garantendo pari opportunità a tutti gli studenti e promuovendo l’alfabetizzazione digitale per preparare le nuove generazioni al futuro. Il nono affronta il settore delle infrastrutture e dei trasporti. Anche qui esiste la necessità di investimenti per migliorare la connettività e la mobilità sostenibile e affrontare il problema dell’obsolescenza delle infrastrutture esistenti. Il decimo selfie si concentra sulla politica estera e la presenza italiana nel mondo. L’Italia ha un ruolo importante sul palcoscenico internazionale, occorre una strategia coerente per promuovere gli interessi nazionali e contribuire alla risoluzione delle sfide globali.

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