giovedì, 28 Marzo, 2024
Lavoro

Artigiani: fondi bloccati dalla burocrazia. Troppe norme, senza fondi non riapriremo più

Per le piccole imprese artigiane non c’è solo il virus invisibile ma c’è un nemico ben conosciuto, la burocrazia che sta mettendo in ginocchio migliaia di realtà produttive. Il problema rimangono le norme, i passaggi tra domande di sostegno economico e l’arrivo dei fondi. Si tratta di somme basse ma decisive per la ripartenza delle attività. “Sono troppe norme e varate in successione troppo rapida”.

Osserva preoccupato Sergio Silvestrini, segretario generale della CNA, in audizione video con i componenti delle commissioni riunite Finanze e Attività produttive della Camera.

“Le misure finora adottate dal governo non stanno ottenendo i risultati promessi. Artigiani e piccole imprese sono in ansia per un futuro che appare incertissimo. Il blocco degli incassi mette a repentaglio i pagamenti e la sola sospensione del versamento di imposte e contributi non basta a stabilizzare i flussi di cassa. In tanti sono costretti a ricorrere al credito bancario ma incontrano difficoltà inattese”.

La CNA sta realizzando anche una sua indagine per avere un panorama più dettagliato della situazione economica, “Alla ricerca”, sottolinea Silvestrini, “hanno già risposto 15mila imprese. Dai primi risultati emergono chiaramente le loro principali criticità: troppe norme e varate in successione troppo rapida, ritardi nelle risposte alle richieste di moratoria dei finanziamenti; complicazioni e difficoltà nell’iter per ottenere finanziamenti fino a 25mila euro, solo parzialmente erogati; requisiti molto complicati per accedere alla sospensione dei versamenti fiscali e contributivi in scadenza ad aprile”.

In questo quadro drammatico, CNA chiede di recuperare il ruolo dei Consorzi Fidi e integrare le garanzie pubbliche e private anche per combattere il crescente distacco del mondo bancario da micro e piccole imprese. “È tempo di pensare a una banca dedicata alle piccole imprese, quelle che non interessano, purtroppo, agli intermediari finanziari tradizionali”, prosegue il segretario generale della CNA, “Non di meno, sono necessari e urgenti interventi a fondo perduto, seguendo l’esempio di Francia e Germania”.

Oltre che in materia di credito, la Confederazione nazionale degli artigiani, ritiene indispensabile muoversi sul fronte fiscale. La platea dei beneficiari del credito d’imposta per le locazioni di immobili strumentali deve essere allargata a tutti gli artigiani e a tutte le piccole imprese, tenendo conto della gravità della crisi. “Bisogna diminuire l’importo del calo di fatturato patito dalle imprese per accedere alla sospensione dei versamenti tributari e contributivi”, conclude Silvestrini, “il versamento dell’acconto Irap va rimandato in toto a novembre. L’applicazione degli Isa, Indici sintetici di stabilità, dev’essere sospesa per l’intero 2020”.

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