mercoledì, 16 Ottobre, 2024
Lavoro

Lavoro, Cgia: l’Inl chiede una doppia presentazione della patente a punti per evitare un flop

Martedì 1° ottobre si avvicina e con esso il temuto click day per le oltre 830.000 imprese del comparto casa che devono presentare la domanda per ottenere la patente a crediti. In un contesto caratterizzato da ansia e preoccupazioni, l’Ispettorato nazionale del lavoro ha deciso di correre ai ripari. Con l’intento di evitare il collasso del portale, che potrebbe non reggere l’urto di un afflusso massiccio di richieste, l’Inl ha introdotto una soluzione temporanea: dal 24 settembre, le aziende possono inviare un’autocertificazione tramite Pec, un’alternativa valida per tutto il mese di ottobre. Ma questa misura non esime le imprese dall’obbligo di completare la procedura online entro la fine di ottobre, pena l’impossibilità di operare nei cantieri a partire dal 1° novembre. Sebbene l’impegno richiesto non sembri titanico, si tratta per la Cgia di Mestre di un’ulteriore evidenza della mancanza di preparazione della Pubblica amministrazione. Il ministero del Lavoro, consapevole del ritardo accumulato negli ultimi due mesi, ha deciso di non concedere la proroga richiesta da molte forze politiche, tanto di maggioranza quanto di opposizione. È paradossale che si chieda alle aziende di certificare requisiti che gli enti preposti, come la Camera di Commercio e l’Inps, possiedono già. E la Cgia denuncia questa inefficienza, mettendo in luce come la Pubblica amministrazione continui a scaricare sulle imprese il peso della propria imperizia.

In un contesto già difficile, la Cgia si interroga sull’efficacia del nuovo strumento introdotto. Secondo l’associazione, il timore è che non si riduca significativamente il numero di infortuni e morti bianche nel settore delle costruzioni. Per affrontare queste tragedie, sarebbe necessaria un’intensificazione dei controlli sostanziali piuttosto che formali. Si auspica che l’attività ispettiva si concentri maggiormente sulla sicurezza nei cantieri, piuttosto che su documenti e relazioni tecniche che spesso non apportano alcun valore preventivo.

L’aumento degli infortuni

I dati sui infortuni sul lavoro non sono confortanti. Nei primi sette mesi del 2024, le denunce di infortunio nel settore delle costruzioni sono aumentate di oltre 2.800 unità, con un incremento del 15,1% rispetto allo stesso periodo del 2023. A livello regionale, le situazioni più critiche si registrano in Umbria, Campania, Sardegna e Liguria. Le denunce di incidenti mortali hanno seguito una tendenza simile, passando da 58 a 79 rispetto allo scorso anno. In totale, tra gennaio e luglio, il numero complessivo dei decessi sul lavoro è aumentato di 18 unità, con l’area metropolitana di Roma che si conferma come il territorio più colpito. Secondo la Cgia scenario drammatico richiede un’azione urgente e mirata per migliorare le condizioni di lavoro e garantire una maggiore sicurezza nei cantieri.

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