mercoledì, 1 Maggio, 2024
Esteri

Rublo a picco, la Banca di Mosca alza i tassi del 12%. I vista nuovi aumenti

Il Cremlino sente il peso delle sanzioni e punta sulla valuta digitale di Stato

“La Banca di Russia non esclude un ulteriore aumento del tasso in caso di maggiori rischi pro-inflazionistici”. L’annuncio viene contemporaneamente alla decisione presa in una riunione straordinaria della stessa Bcr di un aumento al 12%, dall’8,5%.  Segno che la situazione è ritenuta grave e che in Russia si prende atto che “ci sono rischi pro-inflazionistici” tanto da avvertire già di un possibile prossimo aumento dei tassi.

L’ordine: frenare il calo del rublo

L’obiettivo dichiarato dall’autorità monetaria russa è quello di tenere l’infazione al 4% nel 2024 e soprattutto cercare di arrestare il calo del rublo dopo un appello pubblico del Cremlino “per una politica monetaria più restrittiva”.

E’ il secondo rialzo in meno di un mese, dopo averlo portato dal 7,5% all’8,5% il 21 luglio scorso. Inoltre, da oggi, la Banca russa lancerà anche un rublo digitale. Un modo per cercare di limitare a lungo termine l’impatto delle restrizioni internazionali. Se in questa fase si tratta solo di un test, la valuta digitale che si basa sulla tecnologia blockchain, dovrebbe essere estesa a tutti i volontari dal 2025.

Aumento chiesto dal Cremlino

La decisione arriva il giorno dopo le pesanti critiche arrivate direttamente dal Cremlino. Ieri Maxim Orechkine, consigliere economico di Vladimir Putin, aveva chiesto pubblicamente di smetterla con la “politica monetaria flessibile” della Bcr e ammonito che “un rublo forte è nell’interesse dell’economia russa”. Da diverse settimane la caduta libera della valuta è inesorabilmente accompagnata da un ritorno dell’inflazione, che si aggiunge al costo crescente del conflitto ucraino, facendo temere molti russi per il loro tenore di vita, già danneggiato da un aumento significativo dei prezzi lo scorso anno, legato all’impatto delle sanzioni in risposta all’aggressione dell’Ucraina.

Moneta di Stato troppo volatile

Dall’inizio dell’anno la valuta russa ha perso quasi il 25% nei confronti del biglietto verde e dell’euro. Dmitry Polevoi, direttore degli investimenti di Loko Invest a Mosca, ha affermato di ritenere che, nonostante la decisione della Bcr, “il rublo potrebbe rimanere volatile” nelle prossime settimane, riferendosi anche su Telegram all'”aspetto politico del dollaro a piu’ di 100 rubli”, un’importante soglia psicologica per la popolazione. Alla Borsa di Mosca, rassicurati dall’annuncio della Bcr, èstato necessario pagare 98,2 rubli per ottenere un dollaro e 107,3 rubli per un euro. Per far fronte alla situazione in rapido deterioramento, la Bcr aveva gia’ annunciato la scorsa settimana la sospensione, fino alla fine dell’anno, dei propri acquisti di valuta sul mercato nazionale dei cambi, misura ritenuta però insufficiente da diversi osservatori. Comunque sia, l’indebolimento del rublo permette allo Stato russo di rimpinguare le proprie casse, perché per ogni dollaro o euro attualmente acquisito, il governo ha di fatto più rubli per coprire le proprie spese.

Putin: plasmare il nuovo ordine

Intanto all’apertura della Conferenza di Mosca sulla sicurezza internazionale, il Presidente Putin ha detto che “la maggior parte dei paesi è pronta a difendere la propria sovranità” e quindi la comunità internazionale dovrebbe lavorare “per plasmare il mondo del futuro”.  “Stiamo assistendo a un movimento coerente verso l’emergere di un ordine mondiale multipolare”, ha spiegato Putin, e “la maggior parte dei paesi è pronta a difendere la propria sovranità, interessi nazionali, tradizioni, cultura e stile di vita”. Nel frattempo, il ministro della Difesa bielorusso, Viktor Khrenin, proprio alla Conferenza, ha detto che “in Occidente sono in corso intensi preparativi militari. In questo vengono investite enormi quantità di denaro” e questo dimostra che lo scontro militare diretto con la Nato “sta diventando molto ovvia”.

La Cina: nuove relazioni sino-russe

Mentre Li Shangfu, omologo cinese, ha sottolineato che “le relazioni sino-russe di partenariato globale e cooperazione strategica, entrando in una nuova era, continuano a svilupparsi costantemente.” “Le relazioni sino-russe nella sfera militare”, ha concluso il ministro della difesa cinese, “costituiscono un esempio di alleanza, ma non sono dirette contro Paesi terzi”.

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