Sono molteplici i temi che saranno discussi domani nella prima ‘Conferenza internazionale su sviluppo e migrazioni’ in programma al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e organizzata su iniziativa del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Un progetto, questo, nato per affrontare le emergenze e lanciare una strategia di sviluppo condivisa per il Mediterraneo e l’Africa. Al tavolo dei relatori, oltre al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e al Ministro degli Esteri Antonio Tajani, ci saranno i leader di quasi tutti gli Stati della sponda Sud del Mediterraneo allargato, del Medio Oriente e del Golfo, gli Stati dell’Unione europea di primo approdo e alcuni partner del Sahel e del Corno d’Africa, i vertici delle Istituzioni europee e delle Istituzioni finanziarie internazionali, nazioni di origine, di transito, di primo arrivo in Europa e partner come gli Stati del Consiglio di Cooperazione del Golfo. Sarà presente anche la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.
Sconfiggere l’attività criminale dei trafficanti
Sarà l’occasione per fare il punto direttamente alla Farnesina sul tema dell’immigrazione in un periodo dove gli sbarchi di irregolari sono oramai all’ordine del giorno con tutte le problematiche che ne susseguono. Basti pensare a Lampedusa, dove da tempo l’hot-spot ha fatto registrare il tutto esaurito. E dunque saranno vari i temi che si affronteranno, dall’avviare un percorso internazionale per attuare misure concrete per la crescita e lo sviluppo del Mediterraneo allargato e l’Africa all’affrontare le cause profonde dei flussi irregolari per sconfiggere l’attività criminale dei trafficanti di esseri umani. Ma anche individuare soluzioni a tutela dell’ambiente cogliendo le sfide della diversificazione energetica e del cambiamento climatico.
Un nuovo modello di collaborazione fra Stati
In sintesi, si cercherà di dare risposte al fenomeno migratorio, di trovare soluzioni su come contrastare il traffico di esseri umani e promuovere lo sviluppo economico secondo un nuovo modello di collaborazione fra Stati, attraverso la pianificazione e la realizzazione congiunta di iniziative e progetti in sei settori principali: agricoltura, energia, infrastrutture, educazione-formazione, sanità, acqua e igiene. Questa Conferenza ha un valore molto importante per l’Italia che vuole esercitare il suo ruolo centrale nel Mediterraneo allargato con il fine di dare avvio a un percorso pluriennale, con impegni concreti e verificabili da parte degli Stati partecipanti sui temi dello sviluppo e delle migrazioni. Un ulteriore passaggio dell’azione diplomatica a tutto campo del governo Meloni per affrontare le emergenze secondo un approccio integrato che punta a costruire un partenariato tra pari, multidimensionale e di lungo periodo, fondato sulla solidarietà fra le Nazioni, sul rispetto della loro sovranità e sulla condivisione delle responsabilità.