sabato, 27 Aprile, 2024
Politica

Rotondi: “75 anni fa la vittoria della Dc. Pace, libertà, Occidente le scelte di De Gasperi faro ieri per Berlusconi e oggi per Meloni”

“Il 18 aprile del 1948 la Dc vinse le elezioni. L’Italia 75 anni fa imboccò la via dell’Occidente e della libertà. Di un futuro straordinario fatto di libertà di progresso economico e sociale”. Parola di Gianfranco Rotondi, parlamentare oggi nelle fila di FdI, democristiano di lunghissimo corso. Acuto testimone di una stagione politica moderata e centrista,  ma anche ideatore di scenari politici che con regolarità sorprendente prendono forma reale. Rotondi, celebra quella straordinaria vittoria di Alcide de Gasperi e della DC, “una data che tutti gli italiani di una certa età ricordano”, puntando i riflettori della politica e della storia, sui fatti e personaggi di oggi. Scommette anche sulla possibile e prossima affermazione di una politica moderata e centrista, come quella che permise alla Dc nel 1948 di vincere e governare.

La vittoria per la libertà

“75 anni fa, il 18 aprile del 1948, la Democrazia cristiana vinceva le elezioni politiche abbattendo il fronte popolare dei Comunisti di allora che volevano allineare il nostro paese alle esperienze poi tristemente note del socialismo reale sotto l’egida della Russia bolscevica”, puntualizza Gianfranco Rotondi da Pescara, dove tiene un video messaggio proprio nella grande piazza dove si affacciava il balcone della gloriosa sezione della Dc abruzzese, “Fortunatamente”, prosegue Rotondi, “gli italiani scelsero il fronte della libertà che non avrebbero mai abbandonato per 75 anni: a lungo con la Democrazia cristiana, poi con Silvio Berlusconi, oggi con Giorgia Meloni”.

Orgogliosamente democristiani

Un volo politico pindarico? Per Rotondi no, si tratta, a bene osservare i fatti, di pura continuità. “Lo so”, spiega tra il disincantato e il dottore sottile, “alcuni di voi diranno: ma che c’entra la Meloni con la Democrazia Cristiana? Lasciatelo dire a uno degli ultimi democristiani, credo di essere, insieme con Pier Ferdinando Casini, gli ultimi due politici che in Parlamento si proclamano orgogliosamente democristiano”.

Valori e idee Scudocrociate

Non c’è però da sentirsi soli, per Rotondi le fondamenta Dc, di “libertà, pace e sviluppo”, sono rimaste intatte. “Amici cari, oggi la DC manca nelle aule parlamentari con propri gruppi ormai da trent’anni. Ma”, illustra l’esponente della ex Dc, “il solco che ha tracciato, l’idea di un’Italia schierata con l’Occidente è radicata in una ispirazione di libertà che comprenda anche la libertà religiosa ma con un riferimento all’ispirazione cristiana e alla dottrina sociale della Chiesa”.  “Queste grandi idee”, prosegue il parlamentare di FdI, “non sono scomparse con la Democrazia Cristiana, sono rimaste vive nella società italiana. I democratici cristiani italiani che si sono riconosciuti nella democrazia cristiana rispetto alla sinistra continuano a votare dall’altra parte”.

La Dc, Meloni e l’Occidente

Per l’ex dirigente DC ci sono oggi due osservazioni da fare, “con la presenza”, spiega Rotondi, “della prima donna premier alla guida del Governo italiano”.
“La prima, che la DC ha avuto un ruolo alternativo virtuoso alla sinistra e non dobbiamo abbatterci se questo ruolo oggi non è svolto più dal partito cattolico. Ieri lo ha svolto Berlusconi, chi lo svolge oggi è Giorgia Meloni”, evidenzia Gianfranco Rotondi, “La Meloni non è democristiana, come non lo era Berlusconi, ma questo non è un motivo per i democristiani per cambiare fronte e passare dall’altra parte, militare nel partito degli eredi di quelli che abbiamo battuto 75 anni fa. Cosa voglio sottolineare festeggiando questo 75º compleanno della nostra libertà? Credo che dobbiamo rimanere da questa parte del campo, nella metà campo della libertà dell’Occidente, dell’alternativa allo statalismo della sinistra”.

Ideali con i propri vessilli

“La seconda”, puntualizza Rotondi, “sarebbe bello se potessimo stare ancora con i nostri ideali ma anche con i nostri vessilli”. “La confusione sull’eredità della DC – parlo volutamente qui nella piazza più centrale e bella di Pescara -”, illustra Rotondi, “dove alle mie spalle c’è l’edificio dove un tempo c’è stata l’ultima sede della democrazia cristiana – oggi il partito non c’è più ma non possiamo accettare la speculazione di tanti gruppuscoli che vanno declamando un’eredità che non esiste di simboli, di nomi, laddove noi abbiamo invece il sacrificio degli ultimi democratici cristiani che hanno vissuto la sofferenza di una scissione”, ricorda Rotondi, “che ha lasciato due posizioni di eredi giuridicamente accettate, edificate da sentenze passate in giudicato della magistratura, che più volte si è occupata dell’eredità democristiana”.

Riprendere assieme il cammino

“Esiste il partito popolare che ha scelto legittimamente il Partito Democratico e l’Udc dell’onorevole Lorenzo Cesa che conserva l’uso dello scudo crociato”, fa presente Rotondi, “Penso che vada rispettata la scelta di sinistra dei popolari, che eredi della sinistra democristiana si sono uniti al Partito Democratico, ma gli altri, quelli che hanno scelto il fronte liberale democratico secondo me oggi devono fare uno sforzo in più per essere assieme, sarebbe il modo migliore di festeggiare i 75 anni della Democrazia Cristiana e riprendere il cammino assieme”.

Auguri Democrazia Cristiana

Sul percorso da fare il  parlamentare dell’ex Scudocrociato mette in guardia, “Non ciascuno aprendo casa sua e accomodandosi su un tronetto tutto suo e tutto solo, ma facendo una casa comune, anche piccola, purché dignitosa e capace di eguagliare nelle motivazioni la grande spinta che portò milioni di italiane e di italiani, 75 anni fa”, conclude Gianfranco Rotondi con singolare slancio politico, “a scegliere il fronte della libertà nella quale ancora oggi possiamo militare noi altri indegni eredi. Auguri Democrazia Cristiana”.

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