venerdì, 3 Maggio, 2024
Economia

Pnrr: su 102 mld spesi 45. Meloni: il lavoro non è finito

Fitto: “Numeri sottodimensionati”

“L’Italia, al 31 dicembre 2023, ha ottenuto in tutto 101,93miliardi di euro, corrispondenti in pratica al 52% del totale del Pnrr, comprensivi del prefinanziamento iniziale. Le spese sostenute risultano pari a circa 45,6 miliardi”. Ieri, nel corso di una conferenza stampa al termine della Cabina di regia sul Piano nazionale di ripresa e resilienza, il Ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto ha fatto il punto sulla situazione tenendo a precisare che i dati sulle spese effettuate con il Pnrr “sono assolutamente sottodimensionati rispetto al fatto che molti attuatori non hanno caricato spese già effettuate sulla piattaforma”. Ma sono dati importanti per Fitto per via del fatto che alla fine del 2022 la spesa era pari a 24,4 miliardi e dunque il saldo complessivo, 12 mesi dopo, è di 21,2 miliardi di euro in più. Numeri, per il Ministro, che riflettono un impegno costante da parte dell’esecutivo nel mettere in pratica gli interventi previsti dal Piano.

Lo stato di avanzamento

Entrando nello specifico, ieri la Cabina di regia (che ha visto la partecipazione di tutte le parti interessate, dai ministeri competenti ai rappresentanti dell’Associazione nazionale comuni italiani, dell’Unione province italiane e della Conferenza delle Regioni e Province autonome) ha approvato la quarta relazione semestrale sullo stato di avanzamento del Pnrr; al suo interno vengono soprattutto evidenziate le due rimodulazioni dei fondi, per circa 30 miliardi di euro, operate dall’esecutivo negli scorsi mesi e comprensivo del capitolo Repower Eu. Aggiustamenti che, è bene ricordare, hanno comportato l’eliminazione di opere e obiettivi non più realizzabili entro il termine del 30 giugno 2026.

Fitto ha illustrato il lavoro svolto nel secondo semestre del 2023(definito “eccellente”), concentrandosi sull’implementazione delle riforme e sulla rimodulazione di numerose misure strategiche per la crescita economica strutturale dell’Italia. In particolare, si è puntato sulla digitalizzazione, sulla sostenibilità ambientale e sulla resilienza del tessuto economico e sociale della nazione: “Il Pnrr non concede soste in quanto richiede un costante lavoro e monitoraggio, per la concreta messa a terra di tutti gli investimenti e delle riforme previste”, il commento del Ministro ribadendo che nei prossimi mesi sarà completata la fase di verifica del raggiungimento degli obiettivi della sesta e della settima rata del Piano.

Fitto ha inoltre assicurato che sarà presto presentato un decreto in Consiglio dei Ministri per coprire con altri fondi gli interventi esclusi dal piano originario, aggiungendo che il dialogo con il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti è costante e che si lavora per trovare soluzioni efficaci anche per le questioni emergenti.

“Lavoro di squadra”

La premessa della relazione è firmata dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni: “L’attuazione del Pnrr ci porterà nel 2024 a misurarci con il conseguimento dei 39 obiettivi e traguardi associati alla sesta rata, pari a 9,6 miliardi di euro, e dei 74 obiettivi e traguardi connessi alla settima rata, pari a 19,6 miliardi di euro. Il lavoro non è finito, abbiamo ancora molto da fare, ma i tanti obiettivi centrati finora ci rendono fieri e ci incoraggiano a dare sempre di più. Nell’interesse dell’Italia e degli italiani”. Per il Primo Ministro il tutto “è un lavoro di squadra che sarebbe impossibile senza la capacità, la determinazione e la competenza dei tantissimi servitori dello Stato che ogni giorno fanno il loro dovere nelle amministrazioni centrali e negli enti locali”.

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