venerdì, 26 Aprile, 2024
Attualità

La Cernobbio degli imprenditori cattolici

Questa apertura dell’anno sociale dell’UCID (Unione Cristiana Imprenditori e Dirigenti) del Lazio e del Comitato Tecnico Scientifico dell’Associazione l’abbiamo voluta definire la “Cernobbio cattolica” perché rappresenta una vera e propria agorà delle eccellenze del nostro Paese: le più alte istituzioni (Ministri, Sottosegretari, Presidenti di Commissioni parlamentari, Presidenti Assessori e Consiglieri di regioni) politici di tutti gli schieramenti, esponenti della Chiesa cattolica, presidenti e Ceo di imprese pubbliche e private, di multinazionali, di banche, di assicurazioni, economisti, vertici delle forse dell’ordine, G.d.F., Arma dei Carabinieri e Polizia Locale, uomini di cultura, gli alti gradi dell’apparato statale, rappresentanti di importanti associazioni di categoria e del volontariato, ecc. ecc.

A differenza, però, dell’appuntamento di Cernobbio, ove si tengono relazioni, qui da noi parlano in pochi e per pochi minuti perché l’obiettivo è quello di “fare comunità”, per scambiarsi esperienze di vita e professionali, per conoscersi dal punto di vista umano, per intrecciare e consolidare relazioni personali e familiari.

Per questo sono protagoniste anche le famiglie.

Da un decennio questo evento è diventato una tradizione, una bella ed attesa tradizione dell’UCID, nato, promosso e giunto a questo livello di partecipazione, con la indispensabile collaborazione dei miei figli, Stefano e Giuseppe, e di tanti amici con i quali abbiamo costruito e proseguiamo con successo un percorso comunitario e solidaristico.

Se non si partecipa di persona non si può capire, e nemmeno percepire ed immaginare, quale clima informale e familiare si viva tra gli oltre 500 invitati, che ogni anno si mettono insieme.

Si respira insomma un’aria di amicizia e di fraternità, come ci raccomanda spesso il Santo Padre, secondo l’insegnamento della Dottrina sociale della Chiesa, alla quale si ispira l’UCID.

In questa atmosfera tutti coloro che prendono la parola dicono quello che ritengono opportuno e giusto, perché si sentono a casa propria, perché l’UCID è la loro casa e non ci saranno critiche e contestazioni. Antonio Tajani può dire di sostenere Ucraina, ma anche di condividere tutte le posizioni del Papa per arrivare alla pace. Il ministro della giustizia Nordio che i giudici devono applicare la legge e non interpretarla. Adolfo Urso può sostenere che la via europea per l’auto elettrica e per l’efficientamento energetico delle nostre abitazioni è improponibile per la nostra economia. Valditara può sostenere che una scuola senza merito non è più un ascensore sociale per gli strati più deboli della popolazione e che occorre fare sacrifici e studiare per emergere ed avere successo nella vita. Il Ministro della famiglia Roccella può dichiarare che l’utero in affitto è una pratica commerciale schifosa che offende la donna senza essere presa a male parole dai giornalisti che sono qui. Il Ministro dello sport e dei giovani può fare politiche per la giovani generazioni senza sentirsi dire che fa cantare loro “giovinezza”.

Anche i temi che di anno in anno vengono trattati sono scelti secondo la metodologia del magistero cattolico: “Osservare, giudicare ed agire” (Pio XI): l’anno scorso, ad esempio, eravamo alla fine della pandemia, l’argomento fu “Per la ripartenza dell’Italia una santa alleanza tra istituzioni, imprese, assicurazioni e banche”. Chiamavamo cioè a raccolta tutte le risorse nazionali per rilanciare la nostra economia. Quest’anno affrontiamo l’argomento cruciale per la nostra economia, che è quello dell’autonomia energetica, presupposto necessario ed indispensabile per garantire la nostra sovranità nazionale con gli interventi del vice premier, il Ministro degli esteri, On.le Antonio Tajani, il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Sen. Adolfo Urso, l’Amministratore Delegato di ENI, Claudio Descalzi, che ringraziamo. Così come siamo grati per la loro partecipazione ai Ministri: Carlo Nordio, Giuseppe Valditara, Eugenia Maria Roccella, Andrea Abodi, al Vice Presidente del Senato Maurizio Gasparri, alla Presidente dell’Ania Maria Bianca Farina, al Direttore Generale delle Dogane e dei Monopoli Roberto Alesse, a S. Em. il Cardinale Giovanni Battista Re, a S. Ecc. il Vescovo Paolo Selvadagi, al Presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, ai Presidenti di Commissioni: Nicola Calandrini, Massimo Garavaglia, Marco Osnato, al Presidente del CNEL Tiziano Treu ed alle decine e decine di Senatori, Deputati e Consiglieri regionali.

La serata di apertura dell’anno sociale dell’Ucid del Lazio ormai da anni è un appuntamento importante per i soggetti politici ed economici che operano sugli scenari nazionali ed internazionali, ma quest’anno la delicatezza della fase che viviamo, sul fronte della crisi energetica, può davvero trasformare l’evento in un agorà di eccellenza del Paese.

Per questo non è esagerato se l’ho considerato e definito, per la sua qualità di presenze e per il tema trattato, una sorta di ‘Cernobbio’ primaverile.

Come sempre mettendo alla base ed avendo come fonte di orientamento, come stelle polari i valori fondamentali dello sviluppo integrale, della solidarietà, della sussidiarietà, della destinazione universale dei beni e del Bene comune. Con al centro la persona ed i suoi diritti naturali inalienabili.

* Presidente Gruppo Lazio e del Comitato Nazionale Tecnico Scientifico dell’UCID

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