Tanti “botta e risposta”
Confronto notturno
Polemiche e profezie
“Follia”, bonus e “responsabilità”
Anche le decisioni già prese dalla maggioranza sono finite nel mirino dell’opposizione. “E’ folle! Il Governo Meloni ha tolto 230 milioni di euro da 18 App e regala 890 milioni alle società di Serie A”, attacca il leader di Iv Matteo Renzi, “Uno schiaffo alla cultura e ai giovani, una marchetta ai presidenti di un calcio pieno di debiti. Noi siamo gli unici a protestare, gli altri tutti zitti. Follia pura”. Nel frattempo la maggioranza annunciava un nuovo bonus cultura che sarà collegato all’Isee e al merito scolastico diventeranno i parametri per ottenere 500 euro per i diciottenni, che potrebbe chiamarsi CartaG sostituendo la 18app.
La novità che il bonus potrà arrivare fino a mille euro. “Confermiamo l’Isee ma la grande novità è che raddoppia”, spiega, il presidente della commissione Cultura Federico Mollicone, “non ci sarà solo il criterio di un Isee medio basso ma gli studenti meritevoli, che otterranno 100 alla maturità e con un Isee sotto la soglia, possono raddoppiare”. Un invito al “senso di responsabilità” viene lanciato dal ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, che spera in un accordo tra i gruppi politici. “Auspichiamo che nelle prossime ore si approvi la legge di Bilancio e si eviti una condizione nella quale l’Italia sarebbe penalizzata”, puntualizza Lollobrigida, auspicando “senso di responsabilità” da parte di “tutte le forze politiche”.
Intercettazioni, il muro Pd
“Si tratta di capire bene la ratio dell’emendamento sulle intercettazioni”, osserva l’ex ministro Pd della Giustizia, Andrea Orlando, “E’ innaturale che sia collocato in una legge di Bilancio. Stiamo discutendo di intercettazioni che possano essere autorizzate senza una procedura ordinaria sottoposta al controllo della magistratura e, in questo caso, farlo dentro una norma che prevede semplicemente il cambio di una voce di Bilancio è una cosa che non può che preoccupare”. Altro tema è l’uso del Pos e le commissioni da pagare. Questione rinviata in attesa di una trattativa con Bruxelles- che aveva posto rilievi – e li soddisfazione dei commercianti che giudicano penalizzanti gli oneri da pagare.