giovedì, 25 Aprile, 2024
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Sfattoria degli Ultimi. Udienza svolta, si attende decisione del Tar

È mattina presto quando via Flaminia si accende di colori e voci sempre più dense: sono i cartelloni e le parole di un popolo richiamato da tutta Italia per rispondere al grido di aiuto degli animali della Sfattoria degli Ultimi. Tutti, da più parti, convergono nei giardini delle Crocerossine, dove è stata autorizzata una manifestazione pacifica per dire “no!” all’uccisione di creature innocenti. La gente passa nella lingua di marciapiede dove ha sede il Tar del Lazio e tutti, sfilando accanto al grande portone d’ingresso, alzano la testa per guardare in alto, cercando con lo sguardo una delle finestre oltre le quali si riunirà il collegio e gli avvocati per discutere la sorte di 140 animali, maiali e cinghiali, che hanno trovato cura e riparo da innumerevoli abusi, presso la Sfattoria degli Ultimi, luogo che è diventato la loro casa.

Sono questi animali i protagonisti di questa storia, in cui si lotta per il diritto a vivere: sono mamme con i loro cuccioli, sono cuccioli orfani, sono femmine e maschi che hanno sofferto mortificazioni e patimenti che noi esseri umani faticheremmo a sopportare un solo giorno. Animali già salvati dalla brutalità umana, che hanno scoperto cosa vuol dire non temere l’avvicinarsi di una mano solo all’interno della Sfattoria, dove ogni tocco umano si spende per amare e sanare quelle cicatrici fisiche e interiori che tutti questi animali portano nel fondo dei loro occhi.

 

 

Ed è pensando a loro, che vivono finalmente sereni e inconsapevoli di una presa di posizione scellerata da parte delle istituzioni preposte, che la gente si è raccolta in manifestazione, in attesa che il Tar emettesse l’ordinanza collegiale, dopo l’udienza fissata per il 12 settembre. Mille volti si sono levati in una sola voce: “ nessuno tocchi gli animali della Sfattoria degli Ultimi”.  Dopo alcune ore sono usciti gli avvocati, che hanno comunicato alla folla i dibattimenti avvenuti e l’andamento  dell’udienza. Queste sono le parole di Angelita Caruocciolo, avvocato difensore della Sfattoria degli Ultimi: ”Ieri mattina si è svolta l’udienza in Camera di consiglio relativa al ricorso presentato dalla Sfattoria degli Ultimi contro il provvedimento di abbattimento di 140 suidi. Il collegio ha ascoltato con estrema attenzione l’intervento della sottoscritta quale difensore della sig.ra Samaritani.

Abbiamo ribadito l’estremo pregiudizio che ne verrebbe dalla non conferma della sospensiva ottenuta il 19 agosto perché è in gioco la vita di esseri senzienti, tutelati dalla Costituzione italiana, sani e ottimamente custoditi ed accuditi dai volontari in una struttura che assicura la massima biosicurezza. Il Presidente ci ha informati della necessità di rinviare al 4 ottobre l’ulteriore discussione per consentire alla Regione di presentare memorie. Attendiamo l’esito della odierna discussione certi comunque che fino al 4 ottobre la sospensiva sarà confermata.”

Quello che si aspetta, per dare un senso al destino e cercare una luce dentro questa nera vicenda, è che parta proprio dall’assurda agonia a cui sono stati sottoposti questi animali, una legge che sappia essere alta e rispettosa della dignità e della vita per risolvere problemi che sono stati creati dall’uomo e non dalla natura. Non esiste civiltà senza tutela della vita.

 

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