martedì, 19 Marzo, 2024
Società

Rispettare le sentenze, garantire la dignità della persona

Si infittisce il dibattito sulla sentenza della Corte Costituzionale che, innovando rispetto alle norme vigenti, autorizza, in certe specifiche condizioni il ricorso al suicidio assistito.

La conferenza dei Vescovi italiani è stata, già nelle ore successive alla sentenza, la più sollecita nel prendere posizione su una svolta che confligge con il principio della sacralità della persona umana, con l’eccezione – c’è a riguardo una bella intervista di Monsignore Forte – nel convenire sulla possibilità di interrompere cure che equivalgano ad un inutile accanimento terapeutico.

La preoccupazione del mondo cattolico trova il suo fermo ancoraggio nella constatazione di una concezione utilitaristica della stesa vita umana, che è prevalente e che comincia da lontano: dalle pratiche eugenetiche di inizio secolo XX in America per approdare poi all’orrore del nazismo con la soppressione non solo degli ebrei, dei nemici del regime ma anche di portatori di handicap e di malattie gravi, cui si è aggiunta la brutalità dei gulag staliniani.

Oggi il disvalore della persone non è più inspirato a dottrine totalitarie ma alla dittatura della società dei consumi, che esorcizza la malattia, la vecchiaia, l’inefficienza e apre così la strada ad una cultura della morte.

Tocca ora al Parlamento legiferare sulla base della sentenza della Corte, ponendo una serie di paletti per l’applicazione del suicidio assistito.

Paletti che prevedano l’obiezione di coscienza per i medici che non intendessero eseguirlo ma anche regole rigorose, come suggerito dalla stessa Corte, per la sua praticabilità.

Non siamo tutti più liberi, come ha esultato Marco Cappato, ma tutti più responsabili, per evitare che la pratica ammessa, a precise condizioni, dalla Corte non ci porti alla deriva delle società opulente del Nord Europa dove l’eutanasia, pensiamo al Belgio, è perfino praticata sui bambini.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Il curioso decollo della nuova legislatura

Federico Tedeschini

L’importante è apparire

Redazione

Consigli non richiesti a Matteo Renzi. Quale può essere il ruolo giusto per un Matteo Renzi nel panorama politico attuale e quale è il suo vero obiettivo?

Paolo Prisco

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.