venerdì, 26 Aprile, 2024
Attualità

Industria cosmetica. Il futuro di 150mila imprese nella tre giorni a Bologna

Bellezza, sicurezza e business, l’industria cosmetica riparte da Bologna. Per la prima volta dall’inizio della pandemia, dal 9 al 13 settembre, i delegati di 150mila imprese e di 300mila addetti, si ritroveranno nel capoluogo Emiliano per un primo rilancio delle loro attività.

Settore in trasformazione

Presenti le aziende, retailer e operatori del canale profumeria, cosmesi e hair beauty, per riallacciare relazioni commerciali e analizzare le trasformazioni che il settore sta affrontando. Il titolo dal taglio internazionale “OnBeauty by Cosmoprof Worldwide Bologna”, sarà il primo evento beauty in presenza. “Con una formula espositiva snella in cui sicurezza e business sono in primo piano”, si legge bella nota di presentazione, “green pass e rispetto dei protocolli garantiranno agli operatori di concentrarsi esclusivamente sulla ripresa dei contatti in presenza”.

Governo sponsor

La manifestazione fieristica, che beneficerà di un importante supporto del governo tramite il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e di ITA – Agenzia, sarà, inoltre, solidale e sostenibile.

Il programma

L’evento, da giovedì 9 a lunedì 13 settembre, assicurano i promotori, presenterà tutti i settori dell’industria cosmetica in un’unica fiera, ma con date di apertura differenziate per venire incontro all’esigenza degli operatori di concentrare le iniziative in un arco temporale più ristretto. Supply Chain e Retail da giovedì 9 a venerdì 10, Green & Organic da giovedì 9 a domenica 12, Beauty Salon & SPA insieme a Nail e a Professional Hair da sabato 11 a lunedì 13.

Crisi e abusivismo

Tra le numerose iniziative, il 12 settembre si terrà il convegno “Gli Stati Generali dell’Estetica e del Benessere”, al quale parteciperà anche la portavoce nazionale estetica CNA, Perlita Vallasciani.
“Questo comparto”, fa presente la Confederazione nazionale degli artigiani, “che conta oltre 150mila imprese e più di 300mila addetti, già provato dalla piaga dell’abusivismo, come sappiamo, ha molto sofferto le chiusure forzate per i rischi contagio e adesso punta alla ripartenza”.
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