Non vi nascondo la mia forte emozione alla vigilia di questa quarta edizione di Polsi Ambiente: un traguardo neppure ipotizzato, quando nell’ottobre 2019 è nata, in un incontro tradizionalmente organizzato da “La Discussione” a Saint-Vincent, in Valle D’Aosta, ai piedi del Cervino, la folle idea di organizzare una convention sull’ambiente dalla parte opposta d’Italia, in Calabria, in Aspromonte, a Polsi. Ricordo che ero sul palco del Centro Congressi con a fianco Pecoraro Scanio e di fronte l’amica Paola Balducci: i Verdi parlavano di ambiente, i cattolici usavano la dizione “Creato”, ma ci si intendeva, tutti apprezzando l’enciclica “Laudato sì”. Avevo proposto con successo un intervento in video di Don Tonino Saraco, Rettore del millenario Santuario della Madonna della Montagna, a Polsi. Ricordo che Pecoraro Scanio mi chiese cosa fosse e dove fosse Polsi. Da lì nacque tutto, ma è una storia che ho già raccontato.
A giugno 2020, appena liberi dalla segregazione conseguente al Covid, eravamo nella Locride ed in Aspromonte a celebrare la prima edizione “Polsi Ambiente e Legalità”. Tema che è rimasto di fondo ai successivi convegni, compresa questa quarta edizione, perché non ci può essere nessuna salvaguardia dell’ambiente se non nell’ambito del pieno e consapevole rispetto delle leggi.
Il convegno di quest’anno che, come tema di fondo, tratterà le bonifiche, avrà inizio il prossimo venerdì 21 giugno a Siderno, con la sessione mattutina dedicata alla green economy.
Un tema calzante all’attuale situazione mondiale ed alla devastazione portata dalle guerre in territori non proprio lontanissimi all’Italia: l’Ucraina ed il Medio Oriente con l’irrisolvibile questione.
La guerra, ad avviso di chi scrive (chi mi legge sa che le mie personali opinioni sono sempre opinabilissime), è la massima espressione dell’illegalità: perché in ogni guerra c’è sempre una parte che attacca, che ricorre alle armi ed alla violenza per risolvere un problema.
Quindi, come dice il nostro slogan, non c’è ambiente senza legalità, la guerra porta lutti rovina e devastazione ambientale. Mi domando a cosa servano le costose misure ecologiche adottate dall’Occidente, di fronte all’inquinamento derivato dall’esplosione di migliaia di missili e dal non ecologico spostamento di eserciti. Avremo un pianeta con una piccola parte sana in un insieme devastato: il pianeta terra va curato e salvaguardato anche in ogni suo più remoto anfratto. E tutti i terrestri dobbiamo contribuire.
Quindi invochiamo la Pace. Con la Pace servirà non solo la ricostruzione degli anni della mia infanzia, ma una ecologica bonifica generale.
Molto simbolica, tornando a “Polsi Ambiente 2024” è la giornata naturalistica di domenica 23 giugno, durante la quale raggiungeremo la base militare USAF abbandonata, nella parte grecanica dell’Aspromonte (vengono dalla Grecia per studiare una lingua immodificata dai tempi degli antichi aedi), nel territorio di Roccaforte del Greco. Un giro che è aperto a tutti e mi auguro abbia molte adesioni.
Molto intensa e di grande interesse, per l’indubbio prestigio giuridico dei Relatori la sessione giuridica di venerdì 21 giugno pomeriggio presso la bella Biblioteca “Gaudio Incorpora” di Palazzo Nieddu a Locri. Viva curiosità non solamente per le soluzioni giuridiche che verranno proposte, ma anche per le esperienze che ci verranno narrate da protagonisti di importanti vicende (il Dott. Ascione, p.m. nel processo “eternit”) o in prima linea nella legiferazione europea in materia (la Dott.ssa Gualtieri, magistrato presso il Ministero della Giustizia; il dott. Vitalone, consulente giuridico della Presidenza del Consiglio) o che possono offrire particolari prospettive giuridiche, come gli altri relatori, docenti universitari ed avvocati.
Ma il convegno offre anche spunti di rilievo assoluto anche in altri campi: la presenza di scienziati come i professori Silvestro Greco e Luigi Montano, avanguardia assoluta circa gli effetti delle particelle di plastica ormai riscontrabili nel corpo umano; l’impegno ambientale di associazioni come il WWF, presente con suoi relatori; la formidabile esperienza nel settore del riciclaggio e del contrasto alle ecomafie della Dott.ssa Claudia Salvestrini, Direttore Generale del Consorzio PolieCo.
Insomma, anche temi tipicamente ecologisti, approfonditi soprattutto nella giornata di sabato, a Polsi, nel cuore dell’Aspromonte.
Un impegno che ha coinvolto per mesi lo spontaneo e non formalizzato “gruppo” che si è creato spontaneamente fin dal 2020 per l’organizzazione del convegno: Paola Balducci, Piero Schirripa, Antonio Pileghi, Franco S. Toni di Cigoli e, last but not least, l’insostituibile Arturo Rocca, Presidente dell’Osservatorio ambientale “Diritto per la vita”, l’uomo che conosce per nome ogni singolo albero degli infiniti e magici boschi dell’Aspromonte e con il quale anche la più semplice passeggiata diventa un’esperienza unica ed affascinante, una scoperta continua.
Concludo però con la cosa che più mi sta a cuore, che più mi inorgoglisce e che costituisce l’annunciato prologo del Convegno: l’incontro con gli studenti del “mio” Liceo Classico “Ivo Oliveti” di Locri, che nella Giornata della Terra si sono organizzati spontaneamente per pulire le fiumare e le spiagge della Locride.
Una speranza viva, una luce, un Meridione ed una Calabria positiva, che non solo cresce, ma che può anche porsi come modello virtuoso.