Tra le opportunità del PNRR per gli ottomila Comuni italiani ci sono: la digitalizzazione delle procedure dei contratti pubblici, un piano di ripresa e resilienza dell’Italia per gli investimenti, gli obiettivi ed i traguardi, tra cui in testa la riforma della P.A. e le risorse per i Comuni. Anche di questo si è discusso nella tre giorni dell’Anci a Parma.
Gli obiettivi del PNRR riguardano impegni di ingenti risorse e, quindi, si richiede capacità, diligenza ed oculatezza nel disporne il loro impiego in progetti specifici da realizzare nei termini e nei modi in esso indicati.
I Sindaci, senza immunità
I sindaci d’Italia sui quali gravano, in prima battuta, tutti i problemi del loro territorio sono 7.904. Loro però non hanno alcuna immunità come i Parlamentari e i Consiglieri Regionali che, invece, “non possono essere chiamati a rispondere delle opinioni espresse e dei voti dati nell’esercizio delle loro funzioni’. (Art.68 e 122, 4co.Cost.)
Sarebbe auspicabile che le responsabilità del Sindaco, noto come primo cittadino – sia di un piccolo centro abitato (il comune di Morterone, in provincia di Lecco, ad esempio, conta appena 34 abitanti e Fallo in provincia di Chieti 121) – sia di una Città metropolitana come Roma, che conta oltre 2 milioni e 800 mila abitanti, mentre la seconda città metropolitana, fossero coperte da una certa guarentigia, simile a quella di cui beneficiano i Parlamentari ed i Ministri, per poter svolgere il loro mandato in serenità.
Fusione, accorpamento o consorzio di/tra Comuni
Ma, per poter meglio garantire una serie di servizi con maggiore efficienza ed efficacia, sarebbe auspicabile che – mettendo da parte ogni forma di campanilismo tra i Comuni sotto i 5 mila abitanti (che sono circa 5.521, pari al 69,85 %; il Piemonte è la Regione col maggiori numero di piccoli comuni, sono infatti 1.047, pari al 18,96% del totale Nazione; in Lombardia ve ne sono 1.040) – si pensasse alla fusione od accorpamento tra Comuni limitrofi o a consorziarsi il più possibile. Ne trarrebbero vantaggi sui servizi di ogni tipo le rispettive popolazioni, oltre a quelli economici già previsti dallo Stato e dalle Regioni.
Costruire le Città del futuro
È la ricetta di tutto il mondo costruire le città a misura delle esigenze della massima vivibilità con uno sguardo al rispetto dell’ambiente, all’abbattimento delle polveri sottili e di tutte le altre forme di inquinamento, rifiuti solidi e speciali in testa.
Le Città Metropolitane sono alle prese con numerosi problemi intorno alla viabilità, alla vivibilità ed a specifici servizi organizzativi e di crescita sociale, che partono dalla Casa comunale, all’edilizia scolastica, ospedaliera e di cura, alle certificazioni varie, etc, come anche i piccoli Comuni isolati e di poche centinaia di abitanti ai quali è importante assicurare e garantire pariteticamente tutti i servizi di cui godono le grandi Città.