giovedì, 25 Aprile, 2024
Società

Primi cittadini “immuni” e comuni accorpati

Tra le opportunità del PNRR per gli ottomila Comuni italiani ci sono: la digitalizzazione delle procedure dei contratti pubblici,  un piano di ripresa e resilienza dell’Italia per gli investimenti, gli obiettivi ed i traguardi, tra cui in testa la riforma della P.A. e le risorse per i Comuni. Anche di questo si è discusso nella tre giorni dell’Anci a Parma.

Gli obiettivi  del PNRR riguardano impegni di  ingenti risorse e, quindi,  si richiede capacità, diligenza ed oculatezza  nel disporne il loro impiego in progetti specifici da realizzare nei termini e nei modi in esso indicati.

I Sindaci, senza immunità

I sindaci d’Italia sui quali gravano, in prima battuta, tutti i problemi del loro territorio  sono  7.904. Loro però non hanno alcuna immunità come i Parlamentari e i Consiglieri Regionali che, invece, “non possono essere chiamati a rispondere delle opinioni espresse e dei voti dati nell’esercizio delle loro funzioni’. (Art.68 e 122, 4co.Cost.)

Sarebbe auspicabile  che le responsabilità del Sindaco, noto come primo cittadino – sia di un piccolo centro abitato (il comune di Morterone, in provincia di Lecco, ad esempio, conta appena 34  abitanti e Fallo in provincia di Chieti  121) – sia di una Città metropolitana come Roma, che conta oltre 2 milioni e 800 mila abitanti, mentre la seconda città metropolitana, fossero coperte da una certa guarentigia, simile a quella di cui beneficiano i Parlamentari ed i Ministri, per poter svolgere il loro mandato in serenità.

Fusione, accorpamento o consorzio  di/tra Comuni

Ma, per poter meglio garantire una serie di servizi con maggiore efficienza ed efficacia, sarebbe auspicabile che – mettendo da parte ogni forma di campanilismo tra i Comuni sotto i 5 mila abitanti (che sono circa 5.521, pari al 69,85 %; il Piemonte è la Regione col maggiori numero di piccoli comuni, sono infatti 1.047, pari al 18,96% del totale Nazione; in Lombardia ve ne sono 1.040) –  si pensasse alla fusione od accorpamento tra Comuni limitrofi o a consorziarsi il più possibile. Ne trarrebbero vantaggi sui servizi di ogni tipo  le rispettive popolazioni, oltre a quelli economici già previsti dallo Stato e dalle Regioni.

Costruire le Città del futuro

È la ricetta di tutto il mondo costruire le città a misura delle esigenze della massima vivibilità con uno sguardo al rispetto dell’ambiente, all’abbattimento delle polveri sottili e di tutte le altre forme di inquinamento, rifiuti solidi e speciali in testa.

Le Città Metropolitane sono alle prese con numerosi problemi intorno alla viabilità, alla vivibilità ed a specifici servizi organizzativi e di crescita sociale, che partono dalla Casa comunale, all’edilizia scolastica, ospedaliera e di cura, alle certificazioni varie, etc, come anche i piccoli Comuni isolati e di poche centinaia di abitanti ai quali è  importante assicurare e garantire pariteticamente tutti i servizi di cui godono le grandi Città.

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