giovedì, 28 Marzo, 2024
Attualità

Assegno unico. Famiglie siano al centro della ripresa

Il Governo vara l’assegnoi unico per i figli.Un primo passo per riportare le famiglie al centro dell’attenzione per la ripresa.Un’ondata di ottimismo sul futuro italiano continua a crescere dopo che tutti i maggiori istituti di previsione economico-finanziaria – Bankitalia, Fmi, Commissione europea e ora anche l’Istat – rivedono al rialzo l’asticella della crescita del Pil dato sopra il 4%, sia nel 2021 (+4,7%) sia nel 2022 (+4,4%).  Non solo.

Nel quarto trimestre del 2020, le famiglie hanno acquisito attività finanziarie per 57,1 miliardi di euro. La vendita di titoli di debito e di azioni e partecipazioni è stata più che compensata dall’aumento dei depositi (40,1 miliardi di euro), dall’acquisto degli strumenti del risparmio gestito (20,6 miliardi di euro) e delle altre attività finanziarie (8,6 miliardi di euro). Anche per quanto riguarda i consumi, l’Istat prevede un aumento del 3,6%, con un leggero aumento della propensione al consumo.

CI SONO ANCHE I “SE” E I “MA”

Accanto ai segnali di segno positivo, però, ci sono anche i “se” e i “ma” di cui tenere conto.  “Se si riduce l’incertezza, e si mantiene la prudenza necessaria, la ripresa diventa concreta nella seconda metà dell’anno”, sono i “se” non da poco di Ignazio Visco, governatore della Banca d’Italia, mentre Luigi Federico Signorini, direttore generale della Banca d’Italia, ci ricorda che: ‘‘Il fardello del debito pubblico non lo dobbiamo mai dimenticare, perché resta un elemento di vulnerabilità del nostro paese’‘.

 

FEDERCONSUMATORI METTE IN GUARDIA SULLE TROPPE DISUGUAGLIANZE

Ma i dubbi più grandi restano quelli legati alla occupazione che introduce il tema delle profonde disuguaglianze economiche e sociali accentuatasi nella pandemia. Incerto, infatti, è l’andamento del mercato del lavoro con un recupero di posti assai modesto e una perdita complessiva rispetto al periodo pre-Covid che raggiunge le 800 mila unità. Circostanza che spinge i sindacati a insistere nel chiedere il mantenimento del blocco dei licenziamenti. Secondo i dati Istat, la disoccupazione ha segnato un aumento del 9,8% nel 2021 e, nel 2022, si stima al 9,6%. Numeri che spingono Federconsumatori a smorzare l’ottimismo generale, considerando troppo roseo il quadro relativo ai consumi e all’andamento della domanda interna. Ridurre l’incertezza, pre-requisito posto anche da Visco per una vera ripartenza, passa necessariamente per un miglioramento delle condizioni di vita delle famiglie. Per questo, Federconsumatori continua a chiedere al Governo “l’adozione di pacchetti di misure volti al sostegno delle famiglie e non unicamente delle imprese, anche attraverso una più determinata lotta all’evasione fiscale e l’adozione di una tassazione straordinaria solo sui grandi patrimoni“.

 

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