giovedì, 28 Marzo, 2024
Politica

Sistema politico sempre più debole. Politica instabile senza un “centro di gravità”

Quattro partiti intorno al 20 per cento: Lega al 21%, Fratelli d’Italia  al 19,5% Partito democratico al 19,2%, Movimento 5 stelle  al 16%. C’è qualcosa che non va nel sistema politico, privo di una forza che  faccia da perno e da equilibratore del gioco dei partiti.

 

Un “centro di gravità permanente” per riprendere uno dei più celebri e fascinosi refrain del maestro Battiato . E’ quello che manca al sistema politico italiano. Ne ha avuto uno stabile per decenni, la Democrazia Cristiana, dal dopoguerra fino al 1993, complice la conventio ad excludendum nei confronti di un Partito comunista anticapitalista e antiatlantico.

Poi è stata la volta di Forza Italia, che ha cercato di occupare lo spazio vuoto lasciato dalla Dc e dai partiti laici suoi alleati. Nel bene e nel male Forza Italia ha innescato una spinta centripeta  del sistema politico che ha progressivamente ridimensionato le spinte antisistema  della destra( passata dall’MSI di Almirante ad Alleanza nazionale di Fini) e della Lega( che ha abbandonato il secessionismo delle origini). Nello stesso periodo a sinistra c’è stata una forza egemone in continuo cambiamento( Pds, Ds,Pd) che ha raccolto varie anime di sinistra ex comunista e cattolica riuscendo a tenere a bada con minore efficacia di Berlusconi, le spinte “estremiste”. Ricordiamo Bertinotti che provocò la caduta del Governo Prodi.

 

IL DECLINO PARALLELO DEI GRANDI PARTITI

La parabola discendente  di Berlusconi con la sua creatura e la crisi di identità della sinistra sono andate di pari passo con l’esplosione del populismo e del sovranismo  che hanno riacceso le spinte “antisistema” e fatto tornare di moda l’estremismo, quanto meno verbale, e il massimalismo di programmi irrealizzabili.

C’è stato l’exploit prima dei 5 Stelle poi della Lega. Fuochi fatui? Si, A giudicare dalla rapidità con cui  entrambi i partiti hanno conquistato e perso voti. Da circa dieci anni la politica italiana è priva di punti di riferimento stabili. La dimensione di un partito è importante per ancorare l’opinione pubblica intorno a visioni stabili. Forza italia e Pd ( se si eccettua l’exploit di Renzi col 41% alle europee del 2014) da un decennio stanno sotto la soglia psicologica del 30%. Un livello che i 5 stelle hanno superato nelle politiche del 2018,  e la Lega nelle europee del 2019.

I 5 S si sono dimezzati e la lega ha perso il 40%.

 

RISCHIO INSTABILITA’

E’ uno scenario pericoloso e di instabilità del sistema. Senza uno o due partiti “forti”, sopra il 30%,  l’unico antidoto alla fragilità del sistema può essere una formazione di centro: essa riuscirebbe comunque ad essere il punto di attrazione dei partiti che vogliono evitare le spinte estremistiche e quindi l’ ancora del gioco politico e lo stabilizzatore dell’equilibrio precario in cui la politica oggi versa. Circa il 30% degli italiani non si sente rappresentato dai 4 partiti del 20% attuali.E’ urgente costruire una casa  comune per moderati e riformisti nel solco della tradizione popolare e liberale e con grande attenzione alle tematiche ecologiche che in Italia non hanno il peso  che ottengono in Europa.

 

 

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