venerdì, 19 Aprile, 2024
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Un boom dopo la pandemia? I mercati ci credono

Le attese dei mercati sui tassi statunitensi si sono mosse decisamente al rialzo  con l probabilità di un aumento della spesa fiscale. Quando  le preoccupazioni di questa crisi sanitaria si saranno esaurite, ci si aspetta che questa spesa spinga al rialzo crescita e inflazione, inducendo i mercati a scontare un più rapido adeguamento delle politiche monetarie da parte della Federal Reserve.

Le campagne di vaccinazioni anti Covid 19 proseguono, a velocità diverse, in tutto il mondo. Una sfida e una corsa contro il tempo che sta incontrando l’ostacolo delle varianti, con il timore che possano sfuggire all’immunizzazione. Come riportato da Financialounge.com, in una ricerca focalizzata su vaccini e impatto delle varianti, Nigel Bolton, Co-Chief Investment Officer, Fundamental Equities BlackRock, giunge a conclusioni piuttosto incoraggianti, per l’economia e per il mercato azionario.

“La ricerca analizza il progresso del piano vaccinale in corso a livello globale, le prospettive di allentamento delle restrizioni negli Stati Uniti, nel Regno Unito e nel resto dell’Europa e la potenziale capacità di accelerare rapidamente l’immunizzazione con l’approvazione dei vaccini di Johnson & Johnson e Novavax”, fa sapere Bolton. Nel dettaglio, non appena le campagne di vaccinazione raggiungeranno la percentuale necessaria a far drasticamente rallentare il virus, viene previsto un boom economico con tassi di crescita simili se non superiori a quelli del 2005. I consumi, sorretti dagli stimoli fiscali in Europa e negli Usa, dovrebbero esplodere soprattutto nei settori che hanno maggiormente sofferto a causa del Covid, mentre i comparti che hanno visto spingere le proprie performance in questo difficile periodo, dovrebbero iniziare a normalizzarsi.

Tra i settori maggiormente interessati da questa dinamica, sempre secondo la ricerca suddetta, dovrebbe esserci anche quello delle commodity, spinto dalla filiera del Green.

“Un contesto globale nel quale saranno favorite le aziende in grado di accelerare rapidamente la produzione per soddisfare l’aumento della domanda, e che hanno la capacità di aumentare i prezzi nell’ambito di quelle aree dove l’offerta rimane limitata. La domanda di materie prime avrà un respiro globale mentre tutti gli investimenti ‘green’ promessi dai governi sosterranno i prezzi delle commodity come il rame, vitale per la produzione di veicoli elettrici (EV) e le fonti di energia verde”, puntualizza il manager di BlackRock.

Sempre secondo Bolton, nei settori industriali, delle materie prime, e chimico potrebbero esserci apprezzamenti interessanti, complice la bassa domanda causata dalla domanda di veicoli elettrici. Questa situazione potrebbe tradursi in un incremento degli utili in Europa e nei mercati emergenti superiore a quello degli Usa.

Per quanto riguarda la Cina, gran parte degli  analisti valutano la sua graduale trasformazione da gigante dell’esportazione a gigante dei consumi, già da diverso tempo.

I trend secolari? Rimarranno tali, a quanto sembra. E-commerce, digitalizzazione del lavoro e “disruptive technology”, selezione delle società Esg, transizione dal vecchio modello produttivo al green, rimarranno al centro dell’agenda economico finanziaria e politica dei prossimi anni.

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