martedì, 23 Aprile, 2024
Sanità

Coronavirus, 2.5 milioni vaccinati in Israele ma resta la preoccupazione per il carnevale ebraico

Il ministro della salute Yuli Edelstein ha comunicato che quasi 2,5 milioni di israeliani sono stati vaccinati con entrambe le dosi, mentre 3.832.000 persone hanno ricevuto almeno la prima dose. Il consigliere israeliano per la sicurezza nazionale Meir Ben-Shabbat ha detto che il problema centrale di Israele, al momento, e’ il fatto che circa 570.000 persone over-50 non si sono ancora vaccinate. Ben-Shabbat ha aggiunto che alle autorità locali dovrebbero essere forniti dati su coloro che non si sono vaccinati in modo che possano cercare di convincerli, ma il procuratore generale afferma che una simile linea di condotta solleva problemi di privacy.

Dal canto suo, il coordinatore azionale anti-coronavirus Nachman Ash ha affermato che i funzionari sanitari sono molto preoccupati per eventuali celebrazioni di massa durante la festa di Purim (il cosiddetto carnevale ebraico) che quest’anno ricorre dalla sera di giovedì 25 alla sera di venerdì 26 febbraio, per cui potrebbero rendersi necessarie misure drastiche “allo scopo di prevenire le esperienze traumatiche dell’anno scorso”. Intanto, venerdì scorso il quotidiano Times of Israel ha titolato: “Funziona: zero morti, solo 4 casi gravi su 523.000 israeliani completamente vaccinati”. E’ il dato che risulta da un’indagine sui vaccinati dalla cassa-mutua Maccabi che attesterebbe un’efficacia del 93% dopo la seconda dose, dimostrando “inequivocabilmente” il successo del vaccino senza lasciare “dubbi” sul fatto che sta salvando molte vite umane. Uno studio diffuso domenica da Clalit, la maggiore cassa-mutua israeliana, ha rilevato un calo del 94% delle infezioni sintomatiche nelle persone vaccinate contro il coronavirus, e un calo del 92% delle forme gravi tra coloro che si ammalano. La ricerca afferma inoltre che il vaccino risulta efficiente per tutti i gruppi di eta’, compresi quelli over-70.

Le buone notizie sull’andamento delle vaccinazioni ha spinto alcuni funzionari israeliani a dichiarare che Israele, essendo molto più avanti rispetto all’Europa nella campagna di vaccinazione anti-coronavirus, possa ospitare questa primavera alcune partite decisive di Champions League ed Euro 2021, comprese forse le finali. La Federcalcio israeliana ha contattato la UEFA la scorsa settimana con un’offerta in questo senso e la Lega europea ha detto che prenderà in considerazione l’offerta. I tassi di mobilità del coronavirus in Israele rimangono alti, ma la campagna di vaccinazione continua ad essere la più avanzata del mondo con oltre 3,8 milioni dei suoi 9 milioni di cittadini che hanno ricevuto almeno la prima dose.

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