Nel 2019- secondo i dati Istat – rimane stabile rispetto all’anno precedente il numero di lettori di libri: sono il 40,0% delle persone di 6 anni e più. La quota più alta di lettori continua a essere quella dei giovani: 54,1% nel 2019 tra i 15 e i 17 anni, e 56,6% tra gli 11 e i 14 anni. In assoluto, il pubblico più affezionato alla lettura è rappresentato dalle ragazze tra gli 11 e i 19 anni (oltre il 60% ha letto almeno un libro nell’anno). Il livello di istruzione si conferma elemento determinante: legge libri il 71,9 dei laureati (75,0% nel 2015)
46,1% dei diplomati e solo il 25,9% di chi possiede al più la licenza elementare. La lettura e’ fortemente influenzata dall’ambiente familiare: i bambini e i ragazzi sono certamente favoriti se i genitori hanno questa abitudine. Tra i ragazzi sotto i 18 anni legge il 77,4% di chi ha madre e padre lettori e solo il 35,4% tra coloro che hanno entrambi i genitori non lettori.
Durante la prima fase dell’emergenza indotta dalla pandemia di Covid-19 la lettura ha accompagnato le giornate di più di 6 persone su 10 (62,6%), rappresentando la terza attivita’ del tempo libero maggiormente svolta dopo la Tv-radio (93,6%) e i contatti telefonici/videochiamate con parenti e amici (74,9%). In particolare, la lettura di libri ha interessato il 26,9% della popolazione di 18 anni e più, con una quota maggiore di donne rispetto agli uomini (30,8% contro 22,7%). Sono soprattutto i giovani fino a 34 anni (32%) a dichiarare di aver letto almeno un libro in un giorno.