venerdì, 20 Dicembre, 2024
Esteri

Netanyahu: in Siria “Almeno per un anno”. Tel Aviv: “Colpiti obiettivi militari” degli Houthi

Israele viola tregua in Libano, bombarda Yemen e avanza nel Golan. Hrw e Msf: "A Gaza atti di genocidio"

Ieri le forze armate israeliane hanno nuovamente infranto il cessate il fuoco tra Israele e Libano distruggendo un tunnel nel sud del paese che “utilizzata da Hezbollah per dirigere numerosi attacchi missilistici contro le città israeliane in Galilea nell’ultimo anno”, si legge nella dichiarazione militare. Il cessate il fuoco in Libano è entrato in vigore il 27 novembre, grazie a un accordo mediato da Stati Uniti e Francia. Da allora sia Israele che Hezbollah si accusano a vicenda di averlo violato in diverse occasioni.

Onu: bloccati aiuti a Gaza nord

L’amministrazione Usa sta anche spingendo per un cessate il fuoco a Gaza insieme al Qatar, con una possibile normalizzazione delle relazioni tra Arabia Saudita e Israele. Ma la situazione a Gaza continua a essere desolante. Stephane Dujarric, portavoce del segretario dell’Onu Antonio Guterres ha detto in una conferenza stampa che Israele continua a respingere le missioni di aiuti guidate dalle Nazioni Unite volte a raggiungere le zone assediate di Beit Lahiya, Beit Hanoon e parti di Jabalia, nel nord della striscia. Dujarric ha esortato Israele a soddisfare le ”esigenze essenziali” dei civili nel nord e a facilitare la consegna degli aiuti umanitari.

Rapporti Hrw e Msf, “atti di genocidio”

Secondo il rapporto di 179 pagine di Human Right Watch pubblicato ieri, “le autorità e le forze israeliane hanno deliberatamente distrutto e danneggiato le infrastrutture idriche e igienico-sanitarie; hanno bloccato l’ingresso di forniture idriche essenziali; hanno intenzionalmente privato i civili palestinesi di Gaza di un adeguato accesso all’acqua”. “Non si tratta solo di negligenza – ha affermato Tirana Hassan, direttore esecutivo di Human Rights Watch – è una politica calcolata che non è altro che un crimine contro l’umanità e un atto di genocidio”.

Anche il nuovo rapporto internazionale di Medici Senza Frontiere definisce Gaza “una trappola mortale” e parla di “condizioni apocalittiche” dove “nessun luogo è sicuro, nessuno è risparmiato e non c’è via d’uscita da questa enclave distrutta”.Secondo Christopher Lockyear, segretario generale di Msf che ha visitato Gaza, “stiamo assistendo a chiare evidenze di pulizia etnica dal momento che i palestinesi vengono sfollati con la forza, messi in trappola e bombardati”.

Yemen attacca Israele

Intanto l’aeronautica israeliana ha affermato di avere abbattuto nella notte il secondo missile rivendicato dalle milizie sciite Houthi dopo quello intercettato lunedì scorso. In risposta, una serie di intensi attacchi a tappeto si è abbattuta nelle prime ore del mattino di giovedì la capitale dello Yemen, Sana’a e altri bombardamenti hanno colpito la città portuale di Hodeida distruggendo obiettivi militari, inclusi porti e infrastrutture energetiche. Almeno nove persone sono morte.

Così “gli Houthi imparano” ha dichiarato in una nota l’ufficio di Benyamin Netanyahu, “e impareranno sulla propria pelle che chi attacca Israele paga un prezzo molto alto”, viene spiegato. Gli Houthi “non attaccano solo noi, attaccano il mondo intero, le rotte marittime e il commercio internazionale. Così, quando Israele agisce contro gli Houthi, agisce anche per l’intera comunità internazionale. Dopo Hamas, Hezbollah e il regime di Assad in Siria, gli Houthi sono quasi l’ultimo ramo che è rimasto della fazione malvagia dell’Iran”, conclude la nota.

Nel Golan per almeno un anno

Inoltre il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha ordinato alle forze armate di mantenere il controllo della zona cuscinetto fino alla fine del 2025. Nei giorni scorsi il governo ha approvato all’unanimità un piano per costruire insediamenti israeliani sulle alture del Golan siriane illegalmente occupate. La ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock ha avvertito in un discorso al Bundestag: ”un’occupazione permanente del Golan viola il diritto internazionale. Se vogliamo la pace nella regione, l’integrità territoriale della Siria non deve essere messa in discussione”.

Guterres: attacchi israeliani in Siria devono cessare

Anche il Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha detto che “L’integrità territoriale della Siria deve essere pienamente ripristinata e tutti gli atti di aggressione devono cessare immediatamente”, ha dichiarato Guterres ai giornalisti. “Voglio essere chiaro: nell’area di separazione non dovrebbero esserci forze militari diverse dalle forze di pace delle Nazioni Unite – punto”.

Erdogan: i Paesi islamici agiscano contro Israele

“Come Paesi islamici, dobbiamo guidare la messa in pratica di misure contro Israele”, ha affermato Erdogan nel suo intervento al vertice dell’ Organizzazione per la cooperazione economica D-8 in Egitto, invitando “a intervenire nel caso del Sudafrica presso la Corte internazionale di giustizia” contro Israele e a “rispondere molto più fermamente all’illegalità che minaccia la stabilità della Siria e della nostra regione”.

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