mercoledì, 1 Maggio, 2024
Sanità

Fitto: “Già incassati 102 mld dalla revisione del Pnrr”

Dai fondi del Pnrr alla sanità. Sono questi alcuni dei temi affrontati dal Ministro per gli Affari europei, le Politiche di Coesione e Pnrr Raffaele Fitto durante la comunicazione presso l’aula del Senato sullo stato dell’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Il Ministro ha parlato dell’ottimo lavoro svolto dal governo sulla revisione del sottolineando i risultati ottenuti che hanno portato il Paese ad accumulare un importo di risorse notevole. “Entro il 31 dicembre 2023 il governo ha ottenuto importanti risultati. Questo ha comportato la possibilità di incassare 35 miliardi complessivi che insieme alle risorse precedenti hanno portato il nostro Paese ad avere un importo di risorse incassate pari a 102 miliardi di euro”, ha detto Fitto.

Il Ministro per gli Affari europei, in seguito, ha aggiunto che “il Pnrr italiano non è solo il più grande Pnrr d’Europa, ma è anche la più grande scommessa del Next Generation, perché se è vero che un Pnrr così grande, così complesso, ha l’obiettivo di dare una risposta all’attuazione del Next Generation, è anche interesse della Commissione Ue la riuscita di questo programma. La riuscita del Pnrr italiano è la riuscita del Next Generation Eu, quindi di un modello di finanziamento sul quale si giocherà molto nei prossimi anni della prospettiva europea”.

Pnrr, Italia con la performance migliore

Fitto ha poi ricordato come la performance del Pnrr italiano sia la migliore di tutti gli altri Stati membri. “In confronto agli altri Paesi emerge una performance molto positiva, la migliore tra tutti gli Stati membri. Non ce lo diciamo da soli, ma lo dice la stessa Commissione Europea. Ma il paragone non è scontato, perché noi abbiamo il più grande piano di resilienza e questo ci responsabilizza ancora di più e questo dà senso alla revisione del piano con l’obiettivo chiaro di migliorare la spesa. La revisione ha comportato sette nuove riforme che implementano l’azione e gli obiettivi del piano su obiettivi molto rilevanti. Il Governo non ha de-finanziato dei progetti per scelta, ha analizzato i progetti in essere che non avevano i requisiti per essere rendicontati. E non essendo adeguati agli scenari nuovi avrebbero certamente bucato la tempistica del 2026 dalla quale non si può prescindere”.

Quota a debito, un elemento di riflessione

Fitto ha poi affrontato il tema della quota a debito ribadendo che “solo l’Italia insieme alla Grecia e alla Romania ha deciso di prendere interamente la quota a debito e sono oltre 120 miliardi di euro. Questo è un elemento di riflessione che ci responsabilizza ancora di più nel migliorare la qualità della spesa e nell’affrontare il tema del rientro del debito. Abbiamo assunto l’onere di affrontare gli errori oggettivi contenuti nel Pnrr, trovando una soluzione per recuperare le risorse necessarie. Il Governo ha fatto un lavoro importante che anche l’Anci ha riconosciuto mantenendo l’impegno a coprire gli interventi usciti fuori dal Pnrr. Penso che sia importante valorizzare i risultati raggiunti ma non bisogna adagiarsi su questi risultati, ma bisogna mantenere la tensione, individuare gli obiettivi per tempo e programmare”.

Fitto ha poi parlato di molti investimenti del Pnrr non concretizzati. “Molte misure ed investimenti sono stati previsti nel Pnrr ma non hanno un dopo. È importante sottolinearlo, ci sono una serie di misure e di riforme che hanno previsto coperture fino al 2026 come sulla giustizia e sulla sanità e sulle quali è necessario che questo Parlamento individui le soluzioni per dare stabilità e rendere efficace questo percorso di investimenti. Spero che su questo ci sia un dibattito costruttivo”, ha spiegato il Ministro.

Una nuova norma per la sanità

Infine, il ministro ha parlato del tema sanità sottolineando che “degli oltre 15 miliardi di euro di finanziamenti del Pnrr per la sanità, l’importo rimane lo stesso anche dopo la rimodulazione del piano da parte del Governo, e nel nuovo ‘Dl Pnrr’ troverete una norma specifica per una velocizzazione degli interventi in campo sanitario. I progetti degli ospedali sicuri andavano appaltati entro dicembre ma su 55 progetti solo 9 sono stati appaltati a tale data. Stiamo facendo un’operazione non di taglio ma di salvaguardia di quei progetti”.

A margine dell’intervento di Fitto l’Aula del Senato ha approvato con 87 voti favorevoli, 57 contrari e 10 astensioni la risoluzione dalla maggioranza riguardo le comunicazioni del Ministro, sullo stato di attuazione del Pnrr. Hanno dichiarato voto di astensione i gruppi di Azione e di Iv. L’Assemblea ha approvato alcuni punti degli impegni delle risoluzioni di Azione e Iv sui quali l’esecutivo aveva espresso parere favore (alcuni dei quali riformulati su richiesta del governo). Respinta, inoltre, sia la risoluzione del Pd, che non ha accettato la riformulazione di alcuni impegni proposta dal governo e su cui il parere era negativo che le risoluzioni di Avs e M5S sulle quali l’Esecutivo aveva espresso anche in questo caso parere negativo.

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