sabato, 27 Aprile, 2024
Società

Il Papa: “Guardare a madri e donne per uscire dalle spirali di odio”

57esima Giornata mondiale della Pace

Nella Messa celebrata ieri in Vaticano in occasione della Solennità di Maria Santissima Madre di Dio e della 57esima Giornata Mondiale della Pace, il Papa davanti a circa 7mila fedeli ha pronunciato parole di profonda riflessione sulla figura di Maria, indicandola come un modello di femminilità e una fonte di pace tanto necessaria nei tempi attuali. Francesco ha esortato la Chiesa a riscoprire il suo volto femminile, per assomigliare maggiormente a lei che, donna, Vergine e Madre, ne rappresenta il modello e la figura perfetta per fare spazio alle donne ed essere generativa attraverso una pastorale fatta di cura e di sollecitudine, di pazienza e di coraggio materno. “Ma anche il mondo ha bisogno di guardare alle madri e alle donne per trovare la pace, per uscire dalle spirali della violenza e dell’odio, e tornare ad avere sguardi umani e cuori che vedono. E ogni società ha bisogno di accogliere il dono della donna, di ogni donna: di rispettarla, custodirla, valorizzarla, sapendo che chi ferisce una sola donna profana Dio, nato da donna”.

Vuoto di pace

Il Santo Padre ha descritto l’attuale periodo come “vuoto di pace”, segnato da guerre in diverse parti del mondo e tragici fenomeni come i femminicidi. Ha sottolineato che tali tempi di “mancanze”e “solitudini” richiedono di essere colmati, affermando: “Chi può colmarli se non Maria, Madre della pienezza?”. Maria, secondo il Papa, rappresenta la via scelta da Dio, la donna che ha preparato la venuta del Signore nel mondo. Egli ha sottolineato come Maria stia “al cuore del tempo”, poiché è stata scelta da Dio per far svoltare la storia attraverso di lei. Ha quindi aggiunto che il dogma della maternità di Maria è anche un “dogma di speranza”, indicando una connessione eterna tra Dio e l’umanità.

La preoccupazione

Durante la Messa, Francesco ha anche manifestato la sua viva preoccupazione per gli eventi che si stanno svolgendo in Nicaragua, dove vescovi e sacerdoti sono stati privati della propria libertà. Ha espresso la sua vicinanza nella preghiera a loro, alle loro famiglie e all’intera Chiesa nel Paese. Il Pontefice ha esteso il suo appello alla preghiera per altre aree del mondo che vivono situazioni di conflitto. Ha richiamato l’attenzione sull’Ucraina, sulla Palestina e su Israele, esortando tutti a raccomandarsi a Dio affinché la pace possa giungere in queste regioni colpite dalla guerra. Il Pontefice ha concluso il suo intervento rivolgendo un appello a tutti i presenti e a tutti i cristiani affinché, con il sostegno materno della Vergine Maria, si impegnino a essere operatori di pace ogni giorno del nuovo anno.

Il messaggio di Mattarella al Pontefice

Il tema della Messa è stato ulteriormente arricchito dalla dedicazione della 57esima Giornata Mondiale della Pace al tema ‘Intelligenza artificiale e pace”. E ieri proprio per questa occasione il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inviato un messaggio al Papa nel quale ha sottolineatol’importanza cruciale di riflettere sul significato delle nuove tecnologie e i loro effetti ambivalenti sulla società. Il Capo dello Stato nella missiva indirizzata a Francesco ha evidenziato che i rapidi progressi dell’intelligenza artificiale incidono sempre più profondamente sugli individui, sulle attività umane e sull’interazione con l’ambiente.

Tuttavia, ha aggiunto che il tema è entrato soltanto di recente nel dibattito pubblico, e il suo impatto sulla società è ancora ampiamente sottovalutato. Mattarella ha rimarcato l’importanza di sviluppare un dibattito aperto e inclusivo nella comunità internazionale per approfondire il rapporto dell’umanità con queste tecnologie straordinarie.Mattarella ha fatto notare che la dignità di ogni donna e uomo è in gioco in questo dibattito, poiché la persona umana è portatrice di un carattere unico all’interno del Creato, a differenza dell’intelligenza artificiale che è illuminata dalla coscienza, esprimendo una capacità creativa unica nella ricerca scientifica.

Successivamente il Papa, tramite X, ha scritto di pregare “insieme perché queste nuove tecnologie siano al servizio della famiglia umana e aiutino a costruire percorsi di fraternità”.

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