martedì, 30 Aprile, 2024
Società

Partita verso il Medio Oriente l’unità ‘Nave Vulcano’: ospedale al suo interno

“L’Italia sta già facendo la sua parte e continuerà a farla ogni giorno per aiutare la popolazione civile palestinese che è incolpevole della guerra in corso e che nulla c’entra o ha responsabilità con i terroristi di Hamas che hanno compiuto gli eccidi del 7 ottobre scorso”. Queste sono le parole del Ministro della Difesa, Guido Crosetto, che, lo scorso 8 novembre mediante conferenza stampa, ha annunciato la partenza della ‘Nave Vulcano’ della Marina Militare.

Dall’Italia un segno concreto

Tramite comunicato ufficiale pubblicato sul sito istituzione del Ministero della Difesa, il Ministro Crosetto ha dichiarato: “Giustamente, Israele sta combattendo nel tentativo di estirpare in via definitiva una organizzazione terroristica e disumana. Come promesso e con grande orgoglio, l’Italia, in brevissimo tempo, ha approntato “Nave Vulcano” della Marina Militare, dotata di un ospedale “Role 2” mentre nei prossimi giorni partirà anche un ospedale da campo dell’Esercito: un segno concreto degli aiuti umanitari che sta inviando nella striscia di Gaza il nostro Paese. Strutture e mezzi che – ha sottolineato il Ministro – verranno messi a disposizione anche per il personale medico e sanitario di tutti i Paesi che vorranno collaborare con noi in questa azione umanitaria”.

La necessità di dialogare

“È nostro preciso compito – ha evidenziato il Ministro della Difesa – instaurare dei rapporti e dei colloqui diplomatici, oltre che umanitari e una collaborazione trasversale con tutti gli attori presenti nella regione mediorientale, in particolar modo con i Paesi arabi e individuare, a tutti i costi, una de-escalation delle tensioni e del conflitto. In questo momento il Ministero della Difesa e il Ministero degli Esteri sono al lavoro per estendere anche ad altri paesi la partecipazione a questa operazione umanitaria affinché ci possa essere la massima condivisione di questa operazione senza precedenti”.

Ospedale Role 2 a bordo

Lo scorso 8 novembre, l’unità ‘Nave Vulcano’, con un equipaggio di oltre 170 marinai, di cui circa 30 impiegati nella struttura sanitaria, incluse 2 Infermiere Volontarie della Croce Rossa, ha lasciato il Porto di Civitavecchia per Cipro, ricongiungendosi alle navi italiane già presenti nell’area (“San Giusto”, “Fasan”, “Margottini” e “Thaon di Revel”) attualmente impegnate nell’Operazione “Mediterraneo sicuro” e pronta per essere schierata ove ritenuto più idoneo il suo impiego. Grazie alle sue capacità di supporto logistico e all’area ospedaliera (Role 2 imbarcato) di cui è dotata, comprensiva di ambulatori, strumenti diagnostici e sale operatorie, Nave Vulcano rafforzerà le capacità sanitarie del dispositivo già presente in zona, garantendo anche il trasporto di ulteriore materiale di prima necessità e medicinali.

Personale sanitario Interforze

Come precisato nel comunicato, lo Stato Maggiore della Difesa provvederà a inviare nell’area, con un volo militare, personale sanitario dell’Esercito, dell’Aeronautica e dei Carabinieri. Nel dettaglio, si tratta di 3 anestesisti, 2 chirurghi, 1 ortopedico, 8 infermieri di area critica/rianimazione, 3 infermieri strumentisti, 8 infermieri, 1 tecnico di radiologia e 2 biologi. Il Comando Operativo di Vertice Interforze sta predisponendo anche lo schieramento di un ospedale da campo dell’Esercito con capacità di “Role 2”, costituito in diversi moduli operativi, che potrà essere interconnesso con eventuali strutture di altri Paesi. Nelle strutture sanitarie, insieme alle Forze Armate italiane, potrà essere impiegato personale medico e sanitario di altri Paesi e delle Organizzazioni Internazionali, che vorranno partecipare a questa missione umanitaria a favore della popolazione civile palestinese.

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