mercoledì, 1 Maggio, 2024
Ambiente

Alluvioni Emilia Romagna, Prandini (Coldiretti): “Danni per 300 milioni. Servono interventi urgenti e aiuti”

Nuova conta dei danni per maltempo e alluvioni. La stima aggiornata sale a 300 milioni di euro i danni subiti dalle attività agricole e dalle infrastrutture in Emilia Romagna. Migliaia di ettari sono finiti sott’acqua migliaia di ettari di terreno coltivato a kiwi, susine, pere e mele ma anche cereali, vivai, ortaggi, allevamenti, macchinari di lavorazione ed infrastrutture. A sottolineare le difficoltà e i danni è il presidente della Coldiretti Ettore Prandini che si rivolge al Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni e al Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida in occasione della nuova allerta rossa per il maltempo in Emilia Romagna dove l’alluvione ha interessato in particolare delle provincie di Bologna, di Forlì-Cesena, di Modena, di Ravenna, di Ferrara.

Agricoltura di pregio a rischio

“Il territorio”, evidenzia la Coldiretti, “è stato devastato da eventi meteorologici di elevata intensità che hanno determinato esondazione di corsi d’acqua e provocato rotture arginali con evacuazioni a causa degli allagamenti, che hanno interessato terreni a destinazione agricola di pregio con il lento deflusso dell’acqua rimasta nei frutteti che “soffoca” le radici degli alberi fino a farle marcire e il rischio di far scomparire intere piantagioni che impiegheranno anni prima di tornare produttive”.

I danni si sommano

Il problema per la Confederazione è anche il ripetersi di eventi calamitosi con danni che si sommano.
“Il tutto”, precisa la Coldiretti, “a breve distanza dall’altro evento meteorologico di inizio aprile quali grandine e gelate che ha colpito pesantemente le coltivazioni sempre sullo stesso territorio”. “E’ necessario attuare interventi indifferibili diretti ad assicurare il superamento dell’emergenza”, prosegue Prandini, “e per questo chiediamo al Governo un intervento urgente per mettere in campo ogni azione utile finalizzata alla ripresa economica e produttiva delle imprese agricole che hanno subito danni dagli eventi metereologici indicati”. Il leader della Coldiretti sottolinea inoltre, “che è in gioco la sopravvivenza stessa di centinaia di imprese e delle lavoratrici e lavoratori che da esse dipendono”.

Interventi mirati e urgenti

“È stato certamente utile il primo intervento emergenziale deliberato tempestivamente dal Governo, a poche ore dai fatti”, puntualizza il presidente della Confederazione degli agricoltori, “Ora, stante la situazione straordinaria, riteniamo necessario un Decreto Legge Speciale del Governo e il relativo stanziamento di risorse congrue ad affrontare i danni subiti che da una prima stima superano i 300 milioni di euro per le attività agricole”, fa presente Prandini nel precisare che “gli strumenti ordinari di intervento vanno attivati quanto prima, ma non sono sufficienti a garantire il salvataggio o la continuità delle filiere agricole del territorio colpito”. “Appare sempre più urgente”, conclude il presidente della Coldiretti, “intervenire in maniera strutturata sulla gestione argini, controllo fauna e pulizia alvei fluviali, anche coinvolgendo gli agricoltori e semplificando la burocrazia che spesso rallenta la cura del territorio”

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