martedì, 16 Aprile, 2024
Società

Nel falò dei “tempi moderni” bruciano anche valori antichi

Il vero progresso non cestina il passato

Diciamolo: ci piace essere moderni, con spunti di tendenza perché moderno è ciò che è attuale, odierno, corrente, recente, nuovo, giovane, alla moda, fresco, progredito, evoluto. A volte anche con quella spocchia di radical chic a riflettere una certa tendenza di sinistra manierata di alcuni ambienti culturali d’élite, ad atteggiarsi a sostenitori e promotori di riforme o cambiamenti politici e sociali più appariscenti e velleitari che sostanziali. E, questo atteggiamento di Società è trasversale a tutti i settori della nostra vita quotidiana, dalle amicizie alla scuola cosi dalle professioni alla politica. Anche nel rapporto genitoriale, i figli o le figlie si sentono sempre più moderni del proprio padre o della propria madre. Perché il leitmotiv è: ciò che è moderno è migliore. Farei però anche un distinguo, Modernità intesa come Progresso scientifico e Modernità di costume.

La domanda posta è: ciò che è moderno è necessariamente migliore? Non ne sono convinto, e non perché io sia un detrattore del progresso. Svolgo la professione di medico e di chirurgo in particolare, nella quale i benefici della modernità si toccano con mano: sono scomparse o quasi malattie che un tempo erano vere epidemie (si pensi solo alla tubercolosi), abbiamo in misura crescente strumenti diagnostici e terapeutici che fino a pochi anni fa ci sarebbero sembrati fantascientifici, interventi chirurgici un tempo devastanti oggi svolti anche ambulatorialmente e con modalità assai poco invasive, un esempio su tutte l’introduzione delle tecnologie robotiche in chirurgia. Questa è la modernità scientifica che va perseguita con abnegazione, maneggiata personalmente ove possibile, per conoscerla meglio e per poterla anche meglio gestire, grande tema oggi e del futuro della bioetica in robotica applicata. Però non bisogna commettere l’errore di ritenere che tutto il passato sia da cestinare. Ad esempio è il rischio che si corre oggi con le nuove generazioni di medici, che hanno asimmetrie formative, ove si rischia di mandare in soffitta sapienze professionali estremamente efficaci nei percorsi di cura. Non tutte le innovazioni portano a un progresso, non tutti i progressi sono privi di inconvenienti. Per conoscere tanto del mio essere chirurgo non mi ritengo quindi né un conservatore né un laudator temporis acti.

Nella Modernità di costume, anche qui, non mi trova concorde l’automatismo per cui ciò che è nuovo, moderno, à la page, è perciò stesso migliore. Per parlare di argomenti di strettissima attualità, non può che farmi piacere che la leadership del principale partito di opposizione sia stata data dagli elettori delle primarie a una donna, proprio come mi fa piacere che anche l’Italia abbia avuto, buon’ultima fra le grandi democrazie europee, una presidente del Consiglio donna.

Detto questo, applicherei a Giorgia Meloni e a Elly Schlein gli stessi criteri di valutazione che userei per un qualsiasi leader politico maschio piuttosto che porre la discussione sulla loro avvenenza in competizione con la loro competenza. Sono esponenti politiche e vanno quindi valutate sulla base delle loro proposte e delle loro condotte in materia. Al momento riterrei anche impari il confronto fra le Stesse. Il presidente del Consiglio Onorevole Giorgia Meloni ha già dato ampia prova di capacità per saper passare da tuonanti comizi al realismo politico responsabile che il suo ruolo oggi le richiede. Con questo non intendo dire che il nuovo Governo sia sempre perfetto ma certamente mostra fino a questo momento compattezza e linearità, difendendo i programmi su cui ha ottenuto il consenso elettorale temperandoli, fin dove possibile, con le condizioni date.

Per contro la neo-segretaria Pd Elly Schlein, ha oggi prioritariamente altre preoccupazioni e compiti legati a recuperare una sorta di identità genetica “di sinistra”, indebolita dalle declinanti fortune elettorali del suo partito. In questo mi pare ci sia anche una rincorsa urlata al “nuovo” e al “trasgressivo” che trovo un po’ sopra le righe. E al grido “sono Giorgia sono una mamma” non considero una colpa, per esempio, che una donna sia omosessuale o bisessuale, né tantomeno che non abbia figli. Mi chiedo però perché, per restare nel concetto di essere “necessariamente moderni”, questo dovrebbe essere un titolo di merito, aggiungere appeal e attrattiva a una persona che si candida, almeno in prospettiva, a rappresentare un Paese dove sicuramente il costume e la morale sono soggetti si anche a rapidi cambiamenti, ma alcuni pilastri, a cominciare dall’amore per i figli, a rifare unioni di sistema sociale di valore quale il senso della famiglia (da ultimi dati sono fortemente in crescita i matrimoni) restano solidi e saldamente maggioritari nel nostro Paese.

Ecco, credo che non ci sia bisogno di sentirsi dei novelli Sallustio (quell’autore latino che deprecava i vizi dei suoi contemporanei vantando le virtù degli antichi) se non si butta via ogni cosa nel falò dei “tempi moderni”. In fondo l’indimenticabile film di Charlot che si intitola così, con l’operaio letteralmente inghiottito dalle macchine e dai loro ingranaggi, invitava a non considerarli come il Paradiso in terra. Ecco perché penso che il progresso, come tutte le cose umane, abbia sempre bisogno di misura, di rispetto del passato ed è come metaforicamente pensare a come un padre possa aver cresciuto un figlio buono per continuare la vita che arriva, spesso difficile, ma mitigata da quel Progresso responsabile e non solo Modernità per principio.

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un commento

Gian Paolo Tarantini lunedì, 27 Marzo 2023 at 10:28

Secondo me, in riferimento a Truffaut, è vero che dietro ogni libro, se libro è, ci sta un uomo …. a me questa foto di un libro che brucia non sembra un trucco di Photoshop…. mio padre era medico e chirurgo come Lei e di libri me ne ha lasciati parecchi, non soltanto di medicina ma anche e soprattutto di narrativa, e non si sarebbe mai nemmeno sognato di bruciarne uno; la prossima volta per favore ci metta la foto di un cane randagio mentre viene ucciso a bastonate: si accorgerà sicuramente ed in breve tempo del disaccordo di moltissimi del Suo pubblico che non mancheranno di farglielo sapere…
Cordiali saluti

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