venerdì, 26 Aprile, 2024
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Blitz Usa in Iraq, il nunzio apostolico: basta armi serve dialogo. Monsignor Boccardo: apprensione del Papa, urgente costruire la pace

“Pacta sunt servanta”: “i patti devono essere osservati”. Ecco il principio fondamentale del diritto civile e del diritto internazionale, che ieri il quotidiano Vaticano News ha rilanciato con la chiara e preoccupata intervista di Amedeo Lomonaco, al nunzio apostolico in Iran, monsignor Leo Boccardi, in merito ai venti di guerra tra Washington e Teheran. Tensioni successive al blitz americano che è costata la vita al generale Qassem Soleimani, esponente di spicco della nomenclatura iraniana, e figura chiave dell’establishment militare nei paesi arabi alleati dell’Iran.

Come è noto Soleimani è rimasto vittima di un attacco aereo statunitense, un blitz e una morte che generano ipotesi e scenari di guerra ad alto rischio non solo per l’intero Medio Oriente, ma che pone interrogativi per la sicurezza del contingente italiano con 926 militari in missione di pace presenti in Iraq, Libano e Kuwait.

La morte del generale Soleimani come riferisce Vatican News ha suscitato apprensione nella Santa Sede, con Papa Francesco che segue l’evolversi della situazione e prega per la pace. Monsignor Leo Boccardo ricorda che il Papa è stato informato di quanto sta succedendo in queste ore nell’intera regione e anche in Iran, dopo l’uccisione del generale Solemaini. “Tutto questo crea preoccupazione”, racconta il nunzio apostolico in Iran, “e ci dimostra quanto è difficile costruire e credere nella pace. La buona politica è al servizio della pace, tutta la comunità internazionale deve mettersi al servizio della pace, non soltanto nella regione ma nel mondo intero. Certamente, in queste ore, si respira una forte tensione in Iran”, fa presente monsignor Boccardo, “Ci sono state manifestazioni dove, dopo l’incredulità, si sono registrati violenza, dolore e protesta.

Un momento molto difficile e molto delicato”. Alla domanda su cosa sia ora più importante in queste ore da parte della Comunità internazionale, monsignor Boccardo, ricorda come sia il momento di “abbassare la tensione, chiamare tutti al negoziato e credere al dialogo sapendo, come la storia ci ha sempre insegnato, che la guerra e le armi non sono le soluzioni ai problemi che affliggono il mondo di oggi”. Ecco quindi che la soluzione per il Vaticano è nella ricerca del dialogo, del negoziato, di “armarsi” della giustizia e della buona volontà. Gli unici passi e iniziative che possono aprire uno scenario propositivo e non di nuovi attacchi e blitz di guerra.

Per il nunzio apostolico in Iran, proprio per evitare una pericolosissima escalation di un conflitto,
occorre in tutti i modi continuare a “prodigarsi e a portare all’attenzione della comunità internazionale la situazione del Medio Oriente”. Una situazione, per monsignor Boccardo, “che deve essere risolta e si devono chiamare tutti alla responsabilità diretta che abbiamo. ‘Pacta sunt servanda’ dice una regola importante della diplomazia. E le regole”, ricorda infine il nunzio apostolico in Iran, “del diritto devono essere rispettate da tutti”.

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