sabato, 20 Aprile, 2024
Società

Bilancio amaro del 2022

Il consuntivo del 2022 non è dei migliori, anzi peggiore dell’anno precedente, perché sono davvero tanti i tristi eventi.

Il 24 febbraio ci si sveglia con una guerra in casa dei nostri vicini, in Ucraina, al cui popolo stiamo dando “anima e corpo” in termini di aiuti morali e materiali. Purtroppo, non si sa ancora quando la pace possa alla guerra subentrare, mentre nel frattempo il conflitto miete vittime e procura danni e disastri ambientali inestimabili.

Anche in casa nostra non c’è tanto da rallegrarsi per i problemi creati dall’uomo e per le naturali sciagure. Non vi è settore della vita sociale che ne sia rimasto immune. L’ultimo episodio, anche ad opera di nostri connazionali, si è sviluppato nel cuore dell’Europa.

Sono, altresì, oggetto di incresciosa attenzione le recentissime forme di “corruzioni casalinghe” ad opera di infedeli servitori dello Stato.

Persino la salute del nostro principale e più amato sport, il calcio, si presenta precaria e con le casse che languono. È entrato, per così dire “nel pallone”, rimasto senza Mondiali e senza soldi a cui nella legge
finanziaria si sta cercando di dare una boccata d’ossigeno. Non meno delicate, sebbene sotto altri profili,  sono le vicende che hanno sfiorato la ginnastica ritmica delle “Farfalle”.

Sta di fatto che, guardando l’albero di Natale e il Presepe in Piazza San Pietro un pensiero non dovrebbe mancare ai bambini maltrattati presso le strutture protette e agli anziani mortificati e schiaffeggiati nei luoghi di lunga degenza, nonché a tutti i detenuti per i più disparati errori commessi, che vivono in strutture carcerarie alquanto disagiate e ove, tra l’altro, in quest’anno sono avvenuti ben 82 suicidi.

E trattandosi di vite umane stroncate non si possono non ricordare le ben 677 persone che hanno perso la vita sul lavoro. Papa Francesco ha affermato che: “Ogni morte sul lavoro è una sconfitta per l’intera società”.
Ancora più impressionante è il numero delle vittime per incidenti stradali che, nel solo semestre del 2022, sono state ben 1.450. Ma a questi tristi eventi fortuiti, purtroppo si aggiungono anche ben 104 vittime volontari, per il reato di femminicidio, nonostante l’inasprimento di sanzioni e di varie forme di prevenzione.

È oltremodo importante che nelle coscienze di tutti vi sia il ricordo dei disastri alluvionali che hanno colpito in quest’anno alcune Regioni italiane, tra cui, di recente le Marche e la Campania, con perdite di giovani vite e di intere famiglie, ai quali tragici eventi la così detta “mano dell’uomo” ha il suo peso per aver fatto qualcosa che non doveva o per aver omesso di farla.

La speranza per il 2023 è che il Governo guidato da Giorgia Meloni affronti  queste emergenze e dia più sicurezza all’Italia.

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