giovedì, 28 Marzo, 2024
Attualità

Gas. Tetto “dinamico” e acquisti comuni. Prezzo giù

Mercato, bollette e costi, la Commissione europea pronta a decidere un tetto “dinamico” ai prezzi. L’appuntamento è per una discussione e un via libera che si terrà oggi, con l’approvazione di un testo che il 20 e 21 ottobre sarà poi varato dai leader europei. Con oggi si procede comunque ad una iniziativa per troppo tempo rinviata. L’annuncio di una imminente decisione ha innescato una corsa verso il basso dei prezzi. Dopo le prime indiscrezioni sul documento, sulla piazza finanziaria di Amsterdam le contrattazioni sul mese di novembre hanno visto scendere il prezzo a 136,5 euro al Megawattora. Meno della metà di quanto pagato un mese fa, quando il costo aveva superato nelle contrattazioni i 300 euro.

Piattaforma anti rincari

Stando alle anticipazioni del documento, la Commissione europea prevede di proporre un meccanismo per frenare la volatilità dei prezzi attraverso una piattaforma comune tra Paesi. L’obiettivo è “coordinare il riempimento degli stock” e prevedere “un monitoraggio e impatto sui prezzi”. Il percorso si basa su “una partecipazione obbligatoria degli Stati membri all’aggregazione della domanda per almeno il 15% del volume di riempimento dello stoccaggio”. Nella bozza si prevede di “esplorare un quadro Ue temporaneo per limitare il prezzo del gas nella produzione di elettricità a un livello che aiuti a ridurre i prezzi dell’elettricità senza modificare l’ordine di merito e senza comportare un aumento generale del consumo di gas”. Bisognerà puntare sugli stoccaggi, prevenire picchi estremi dei prezzi, e qualora i flussi dalla Russia dovessero bloccarsi del tutto,(cosa già prevista) bisognerà che scatti quel programma di riduzione dei consumi che i Paesi hanno già dovuto provvedere a definire.

L’ok alla proposta dell’Italia

Sulla messa a punto di un price cap dinamico ha insistito il premier Draghi per l’Italia ed ha trovato il sostegno di Grecia, Polonia, Spagna e Belgio, la Commissione ha deciso che tuttavia il tetto sarà temporaneo.
Il meccanismo imporrebbe un limite di prezzo dinamico per le transazioni sulla Dutch Title Transfer Facility (Ttf). “Ciò aiuterà a evitare l’estrema volatilità e gli aumenti dei prezzi”, si evidenzia nella bozza, “nonché speculazioni che potrebbero portare a difficoltà nella fornitura di gas naturale ad alcuni Stati membri”. La presidente della Commissione Ursula von der Leyen ha in questo senso ricordato che l’indice Ttf non riflette più la realtà energetica del blocco dopo che la Russia ha tagliato le forniture all’Europa e la quota di gas da Mosca è scesa dal 40% a circa il 7%. Secondo la bozza, il pacchetto di misure includerebbe anche un meccanismo temporaneo di massimale giornaliero dei prezzi. Una valutazione quotidiana per evitare quella estrema volatilità nei mercati dei derivati energetici. Volatilità non sempre giustificata che ha destato più di un sospetto speculativo. L’obiettivo è comunque “assicurare un meccanismo dai fatti reali. Così da formare dei prezzi su una meccanismo ‘più solido’. In modo da proteggere le compagnie energetiche da grandi picchi e aiutandole a garantire l’approvvigionamento a medio termine”.

Oggi la discussione

Il documento potrebbe cambiare ancora e subire qualche aggiustamento. Il pacchetto sarà poi discusso dai leader dell’Unione al vertice previsto per il 20-21 ottobre a Bruxelles. La posizione di Italia, Grecia, Polonia e Belgio includerebbe un corridoio che consente di fluttuare i prezzi di circa il 5%. Sempre i quattro Paesi hanno suggerito che la fascia di prezzo sia rivista a intervalli regolari per riflettere il livello di altri parametri di riferimento energetici chiave, come i prezzi del petrolio greggio, del carbone e del gas in Nord America e in Asia.

Piattaforma e Consorzio Ue

Di fronte alla pluralità del mercato dei fornitori, per aumentare la flessibilità e sfruttare i colloqui con i fornitori di gas alternativi, la Commissione prevede di rafforzare la sua piattaforma di acquisto congiunto. In modo da coordinare il riempimento delle riserve di gas. Se le scorte di stoccaggio si esauriranno alla fine di questo inverno, raggiungere l’obiettivo di riempimento del 90% entro novembre 2023 potrebbe essere più difficile rispetto a questo inverno. Il piano prevede di obbligare gli Stati membri ad acquistare congiuntamente gas che rappresenti almeno il 15% del loro stoccaggio e consentire alle aziende di formare un consorzio europeo.

Norme anti speculazione

L’Unione rilancia i toni e chiarisce: i prezzi del gas alla borsa di Amsterdam hanno toccato “livelli senza precedenti e sono molto volatili”. Per questo si propone di separare il prezzo del gas che arriva via tubo da quello che arriva via nave, il gas naturale liquefatto (Gnl). Percorso che sarà stabilito non prima del 2023. Nel frattempo, ci sarà un meccanismo per limitare i prezzi tramite il Ttf da attivare in caso di necessità. È questo il price cap dinamico. Il dinamismo sussiste nel modo in cui il tetto al prezzo viene applicato. Il limite verrebbe stabilito su base temporanea. Sarà inoltre introdotto un massimale di prezzo infragiornaliero che dovrebbe mettere freno alle possibili speculazioni. Strumento a cui è stato dato il nome di “interruttore antispeculazione”.

Non servirà l’unanimità

La misura potrà essere approvata anche senza dover raggiungere l’unanimità sul voto. Questa possibilità, secondo quarto circolato ieri, sfrutterebbe l’articolo 122 del trattato dell’Unione Europea, permettendo di votare l’intervento a maggioranza assoluta. Oltre a ciò, per effettuare gli acquisti del gas, dovrebbe essere possibile utilizzare fino al 10% dei fondi di coesione dell’Unione.

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Redazione

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