L’articolo 63 della Costituzione afferma che: “Ciascuna Camera elegge fra i suoi componenti il Presidente e l’Ufficio di presidenza.
Sono Organi super partes e di garanzia tenuti a tutelare il corretto funzionamento delle Assemblee. Le loro competenze si esplicano all’interno alle rispettive Camere di cui presiedono le sedute, danno la parola ai singoli parlamentari, dirigono e moderano le discussioni e ne mantengono l’ordine, oltre che fissare i calendari dei lavori, gli ordini del giorno e l’ordine delle votazioni.
Il Presidente del Senato è la seconda carica dello Stato dopo il Presidente della Repubblica ed è chiamato anche a sostituirlo quando è impossibilitato a svolgere le sue funzioni. Anche per tale motivo, i costituenti decisero di affidare la direzione dei lavori al Presidente della Camera quando il Parlamento si riunisce in seduta comune.
Il Presidente del Senato per essere eletto deve ottenere il voto della metà più uno dei membri del Senato nelle prime due votazioni, mentre dal terzo scrutinio basta la maggioranza assoluta dei voti dei presenti. Dal quarto scrutinio si va al ballottaggio tra i due candidati più votati al terzo ed a parità di voti, diventa presidente il candidato più anziano di età. Alla Camera, invece, dopo la terza votazione, in caso di stallo, si procede ad oltranza.
Ai sensi dell’articolo 64, infatti, ciascuna Camera adotta il proprio regolamento. Il Presidente del Senato è stato quasi sempre un esponente della maggioranza parlamentare.
Nel 1994, col ballottaggio, al quarto scrutinio venne eletto il Presidente Scognamiglio (FI) con 162 voti rispetto ai 161 di Spadolini.
Anche nel 2013, sempre col ballottaggio venne eletto Presidente Pietro Grasso (PD) con 137 rispetto ai 117 del candidato uscente del centrodestra Renato Schifani.
Vi fu uno scontro frontale in ambo le elezioni tra i due schieramenti di centrodestra e centrosinistra per cui si arrivò al ballottaggio.
Nella legislatura appena finita, la XVIII, al Senato venne eletta, prima del ballottaggio, come presidente la senatrice Maria Elisabetta Alberti Casellati di Forza Italia, in virtù del compromesso col Movimento 5Stelle, forza maggiormente rappresentata in Senato. È stata la prima volta nella storia con un presidente espressione di un partito di opposizione. Qualcosa di simile potrebbe verificarsi anche in questa legislatura, ampliando cosi il senso di responsabilità delle forze politiche avverse.