venerdì, 26 Aprile, 2024
Economia

Economia. De Luise (Confesercenti): crisi lunga e difficile. Servono sostegni e sgravi fiscali sul lavoro

Il timore delle imprese? “L’ondata di incertezze”. Se questo tema, connesso agli aiuti del Piano nazionale di Ripresa che si terrà il Focus della tavola rotonda dal titolo “Programmazione economica, investimenti pubblici e sostenibilità” è la nuova fase economica – caratterizzata dall’avvio del Pnrr – che conferma il ruolo strategico di programmazione degli investimenti pubblici sostenibili assunto dal Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile (Copess) e dal Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica (Dipe), sua struttura di supporto, nell’adozione di delibere in materia di infrastrutture, coesione territoriale nazionale ed europea, sviluppo economico, salute, ambiente, garanzia per le imprese all’estero, ricostruzione post-sisma.

I protagonisti del dibattito

Partecipano al confronto, moderato dal giornalista Giovanni Floris, Patrizia De Luise, presidente di Confesercenti, Bruno Tabacci, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Angelica Donati, presidente di Ance Giovani, Marco Leonardi, Capo Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica – Presidenza del Consiglio dei Ministri, Andrea Montanino, Chief Economist and Director Strategie settoriali e Impatto – Cassa Depositi e Prestiti, Suor Alessandra Smerilli, professore ordinario di Economia politica alla Pontificia Facoltà di Scienze dell’educazione “Auxilium” di Roma.

Governo e futuro delle imprese

“Le imprese di prossimità temono l’ondata d’incertezza seguita allo scoppio del conflitto, perché rallenta i consumi interni da cui dipendono. Il turismo, invece, sta dando segnali incoraggianti di ripresa”, osserva Patrizia De Luise, presidente di Confesercenti, “La vivacità del turismo, però, non basta. Gli interventi per contenere l’aumento dei prezzi dei beni energetici sono stati efficaci: siamo stati tra i primi a riconoscerlo al governo. Ma le tensioni non sono ancora finite, e potrebbe essere necessario rinforzare e prorogare i sostegni per frenare l’inflazione. Un aumento dei prezzi che non è dovuto alle imprese del commercio, che subiscono per prime l’incremento dei costi dei prodotti”.

Energetici e inflazione

“Il Governo ha fatto tanto per garantire stabilità alle imprese, ma purtroppo non è mai abbastanza”, ha evidenziato la presidente di Confesercenti, “Gli aumenti dei costi energetici possono distruggere ogni ipotesi di crescita se non contenuti. Chi si può permettere di speculare sui prezzi di servizi e prodotti non sono certamente le PMI che stanno facendo di tutto per mantenere in vita le proprie attività. La tassazione degli extra profitti, giusta, ci fa capire che chi può speculare gode di posizioni di mercato, in termini di quote, importanti. La situazione economica non è florida. Le imprese combattono contro costi sempre meno comprimibili e chi lavora nelle nostre imprese ha gli stessi problemi”. “Abbiamo aperto i tavoli di trattativa e abbiamo proposto un rinnovo ponte per poi, ad emergenza finita, definire nei dettagli i rinnovi”, conclude De Luise, “Certo che avremmo bisogno non di salario minimo ma di sgravi sul costo del lavoro”.

Fonte foto: Sara Minelli – Imagoeconomica

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