giovedì, 25 Aprile, 2024
Lavoro

Nel primo quadrimestre crescono contratti a tempo indeterminato

Nel primo quadrimestre le assunzioni, riferite ai soli datori di lavoro privati, sono state 2.320.000. Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente in crescita risultano i contratti a tempo indeterminato, i contratti di apprendistato, stagionali e intermittenti.

In diminuzione risultano invece i contratti a tempo determinato (-9,2%) e quelli in somministrazione (-36,5%).

È quanto emerge dai dati Inps sull’Osservatorio del precariato. Nel corso dei primi quattro mesi si conferma, rispetto al 2018, l’incremento delle trasformazioni da tempo determinato a tempo indeterminato, che passano da 165.000 a 272.000 (+107.000, +64,5%), in crescita anche le conferme di rapporti di apprendistato giunti alla conclusione del periodo formativo (+10,7%).

Le cessazioni nel complesso sono state 1.793.000, in diminuzione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente: la riduzione ha riguardato le cessazioni di contratti in somministrazione, di rapporti a termine e di rapporti a tempo indeterminato; in crescita sono invece le cessazioni di rapporti con contratto intermittente, stagionale e in apprendistato.

Nei mesi di gennaio-aprile 2019 sono stati incentivati 41.463 rapporti di lavoro con i benefici previsti dall’esonero triennale strutturale per le attivazioni di contratti a tempo indeterminato di giovani (Legge n. 205/2017), in lieve diminuzione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-4,3%).

In particolare 21.737 sono riferiti ad assunzioni e 19.726 relativi a trasformazioni a tempo indeterminato.

Il numero dei rapporti incentivati è pari al 5,3% del totale dei rapporti a tempo indeterminato attivati (assunzioni + trasformazioni).

Su base annua il saldo consente di misurare la variazione tendenziale delle posizioni di lavoro. Il saldo annualizzato (vale a dire la differenza tra assunzioni e cessazioni negli ultimi dodici mesi) risulta positivo e pari a +368.000 inferiore a quello registrato nel corrispondente momento alla fine del primo quadrimestre 2018 (+464.000).

Nel corso degli ultimi dodici mesi si è registrata una inversione di tendenza fra l’andamento dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato e quello dei tempo determinato.

In particolare, mentre il saldo annualizzato dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato è passato da -42.000 (04/2018) a +341.000 (04/2019), quello dei rapporti a tempo determinato è passato da + 314.000 (04/2018) a -120.000 (04/2019). Positivi anche i saldi annualizzati delle altre tipologie di rapporti rilevati.

Condividi questo articolo:
Sponsor

Articoli correlati

Confcooperative: incertezze e sfiducia pesano sulle imprese

Angelica Bianco

Lo Stato imprenditore? Sì, se serve a rafforzare il sistema Paese

Giuseppe Mazzei

Recovery Fund. Gli inspiegabili ritardi e litigi del Governo

Giampiero Catone

Lascia un commento

Questo modulo raccoglie il tuo nome, la tua email e il tuo messaggio in modo da permetterci di tenere traccia dei commenti sul nostro sito. Per inviare il tuo commento, accetta il trattamento dei dati personali mettendo una spunta nel apposito checkbox sotto:
Usando questo form, acconsenti al trattamento dei dati ivi inseriti conformemente alla Privacy Policy de La Discussione.