sabato, 27 Luglio, 2024
Esteri

Le ricchezze dell’Ucraina che fanno gola a Mosca

Il Papa ieri ha ricordato agli uomini che i conflitti non sono una soluzione ammissibile, invitando tutti a una giornata di digiuno per entrare in vera empatia con quanti in Ucraina stanno vivendo nascosti nelle cantine per sopravvivere agli incessanti bombardamenti russi o sono in fuga verso i confini europei. Ma non è facile fermare una guerra che, come tutte le guerre, dietro a tanti proclami politici e storici, a volte religiosi, in realtà nasconde profonde ragioni economiche.

Degli immensi patrimoni in termini di risorse naturali, agricole e di materie prime, che nasconde l’Ucraina e che sicuramente fanno sempre più gola a un Putin strozzato dalle severissime sanzioni e restrizioni che il mondo occidentale gli sta infliggendo, si sente parlare poco in questi giorni. Ci aiuta a ricordarli un post su Facebook di Viktoriya Prokopovych, presidente del Forum Ucraina in Italia e laureata in economia aziendale, che stila un sorprendente elenco di buoni motivi a spiegazione di tanta ostinazione da parte di Mosca a proseguire un conflitto affatto lampo e per questo pronta a bombardare città, sparare su civili, bambini compresi e affrontare l’isolamento dal mondo.

 Ingenti scambi commerciali anche con la Cina

Non a caso Kiev è stata per 57 anni la capitale dell’Unione Sovietica, in grado di soddisfare il fabbisogno alimentare di 600 milioni di persone. Ricchezze che interessano anche alla Cina che, infatti, oggi si offre come intermediario nelle trattative di pace. Basti pensare che solo nel 2021 il commercio agricolo tra i due Paesi è aumentato del 33% rispetto al 2020 e che l’Ucraina fornisce una varietà ingente di attrezzature militari alla Cina, tra cui motori turbo-ventola per aerei, motori diesel per carri armati e turbine a gas per missili aria-aria, per fare solo degli esempi.

Risorse minerarie

L’Ucraina possiede le più grandi riserve europee di minerali di uranio, ma è ricca anche di titanio, manganese, ferro, mercurio, caolino, sabbie minerali da cui estrarre zirconi, argille plastiche ed argille refrattarie. Solo quest’ultime costituivano circa il 70% delle riserve dell’ex Unione Sovietica. Per non parlare dei 22 trilioni di metri cubi di shale gas e i 33 miliardi di tonnellate di carbone.

 Risorse agro-alimentari

L’intero Stato è quasi il doppio per estensione rispetto all’Italia, fatto che le permette di essere prima in Europa per superficie a seminativo e terza al mondo per superficie del fertilissimo suolo nero. Ne possiede circa il 30% dell’intero pianeta, una vera e propria garanzia per la sicurezza alimentare mondiale. Ricopre i primi posti tra i produttori mondiali di orzo, mais, patate, api ed è primo nelle esportazioni di girasole e olio di girasole.

Sistema industriale ed export

Per l’Ucraina passa la seconda rete di gasdotti per il trasporto di gas naturale più grande d’Europa, quarta al mondo. Sempre in campo energetico, è ai primi posti in Europa, ottava nel mondo, per capacità di installazione di centrali nucleari. È seconda solo a Stati Uniti e Francia nella produzione di localizzatori e apparecchiature di localizzazione. È tra i più grandi esportatori mondiali di turbine per centrali nucleari, lanciarazzi, ferro e di tutti i minerali di cui è ricca.  È prima in Europa nella produzione di ammoniaca e al nono posto nel mondo nelle esportazioni di prodotti dell’industria della difesa. Possiede, infine, una tra le più estesi reti ferroviarie, lunga ben 21.700 Km.

 

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