giovedì, 25 Aprile, 2024
Economia

La ricetta di Confindustria. Grassi: dal Piano nazionale di Ripresa forte spinta al Sud. Basta ideologie serve coesione

Una forte politica di sviluppo che ha in una “forte coesione nazionale” il suo punto di riferimento. È quanto auspicato da Vito Grassi, Vice Presidente di Confindustria e Presidente del Consiglio delle Rappresentanze regionali di Confindustria, presente a Napoli per un convegno sul tema: “Sud e Nord insieme verso l’Europa”.

Cambiare schema
“Siamo andati indietro per un ventennio”, osserva l’esponente di Confindustria, “dobbiamo provare a cambiare lo schema di gioco, per usare una metafora sportiva, partendo dal fatto che il Piano nazionale e gli altri fondi europei e della Coesione mettono a disposizione del Mezzogiorno circa 210 miliardi nei prossimi 10 anni, una cifra che equivale quasi ad una manovra di Bilancio all’anno. Non ci sono più alibi, bisogna agire”. Per Vito Grassi è prioritario avere politiche di sviluppo che siano tra loro in sintonia. “Il ritardo accumulato è grave in tutti i territori ed è più accentuato al sud. Quindi servono stesse politiche di sviluppo per tutte le regioni, imprimendo più impulso in quelle meridionali”.

Patto pubblico-privato
Per l’esponente di Confindustria le imprese del sud hanno già dato prova di “coesione e forte interazione con la proposta sullo sviluppo dell’economia del mare per tutto il Paese e intendono proseguire su questa strada”, osserva Vito Grassi, “partecipando attivamente ad un grande patto pubblico-privato per accelerare la messa a terra delle risorse europee. Ovvero, verso una nuova, forte convergenza su obiettivi comuni che coinvolga politica e istituzioni, sindacati e imprese, università e ricerca. Questo è il momento di lavorare tutti insieme con grande responsabilità”.

I fondi del Pnrr
Una sinergia tra Governo, enti pubblici e imprese private potrebbe imprime quella svolta tanto attesa per io rilancio dell’intera economia del Paese.
“Significa per esempio, garantire che i fondi sui grandi asset del Piano nazionale di Ripresa, “fa presente il vice presidente di Confindustria, “siano assegnati contemporaneamente a tutti i territori. Assicurando una spinta maggiore a chi, come il Mezzogiorno, deve recuperare. Oggi abbiamo una grande occasione perché possiamo contare sul confronto con un governo che conta su una maggioranza ampia e, dunque ha margini di operatività molto concreti. Non c’è più spazio per discussioni ideologiche, serve invece mettere insieme tutti gli attori e definire insieme le azioni di sviluppo economico per condurre fuori dalla palude la parte più debole del Paese e, di conseguenza, consentire all’Italia intera di tornare a crescere a ritmi in linea con quelli europei”.


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