domenica, 13 Ottobre, 2024
Ambiente

Clima. Elogio Onu a Draghi. Coldiretti: estate tropicale, costo 2 miliardi

Gli effetti devastanti del cambiamento climatico e le iniziative a tutela dell’ambiente di cui il premier Draghi si fa protagonista nell’ambito del prossimo G20. Due temi al centro di un dibattito che si estende dall’Italia all’Onu.Bilancio pesante dell’estate 2021 secondo Coldiretti. Fari puntati al prossimo futuro con l’appuntamento del Cop26 di Glasgow.Nota di elogio dell’Onu per l’impegno di Draghi nel promuovere progetti contro l’accelerazione del riscaldamento terrestre.

L’elogio a Draghi

Jeffrey Sachs, direttore del Center for Sustainable Development alla Columbia University e consigliere del segretario generale dell’Onu, rilancia il ruolo dell’Italia e del presidente Draghi per le sue proposte a tutela del clima e a sostegno dei Paesi poveri.

“Il premier Draghi sa come far accadere cose magiche. E la magia più importante durante il G20 di Roma sarebbe lo stanziamento dei 100 miliardi di dollari all’anno, che i Paesi ricchi hanno promesso a quelli in via di sviluppo per contrastare i cambiamenti climatici”, racconta Jeffrey Sachs, “arrivare alla Cop26 di Glasgow con questa svolta sarebbe un risultato storico. Abbiamo perso non solo gli anni di Trump, ma anche quelli di Obama. Questo impegno è sul tavolo da 12 anni, ma non c’è mai stato un piano serio”.

Non c’è più tempo

L’attenzione ora è rivolta al Cop26 di Glasgow, la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici del 2021, che prenderà il via dal 1 novembre fino al 12, saranno giorni cruciali per vedere quali saranno le decisioni prese. “Tutti dovranno impegnarsi a raggiungere zero emissioni entro il 2050, o prima”, sostiene il consigliere del segretario generale dell’Onu, “Poi discuteremo dettagli modalità, investimenti, piani finanziari, ma da Glasgow bisogna uscire con un accordo chiaro sull’obiettivo. Ne abbiamo bisogno per i disastri climatici visti quest’anno”,  auspica Jeffrey Sachs, “e per studi come l’ultimo dell’Onu, secondo cui l’accelerazione del riscaldamento globale è tale che esiste il 40% di possibilità di un aumento delle temperature di 1,5 gradi nei prossimi 5 anni. Siamo sull’orlo del precipizio, non c’è più tempo”.

I danni in Italia

A segnalare come l’estate italiana sia stata segnata da eventi climatici distruttivi è la Coldiretti. “Si chiude una estate tropicale che si classifica dal punto di vista climatologico come la sesta più calda dal 1800”, scrive la Confederazione, “con una temperatura superiore di 1,55 gradi rispetto alla media e quasi 1300 nubifragi, bombe d’acqua, trombe d’aria, grandinate e tempeste di fulmini, in aumento del 58% rispetto allo scorso anno ed effetti devastanti su città e campagne”. L’analisi della Coldiretti è fatta sui dati Isac Cnr e Eswd resi noti in occasione dell’arrivo dell’autunno e dell’appuntamento Onu sui cambiamenti climatici.

Conto da 2 miliardi

“L’alternarsi di siccità e alluvioni hanno fatto perdere”, sottolinea la Coldiretti, “quasi 2 miliardi di euro all’agricoltura italiana nel 2021, tra tagli della produzione agricola nazionale e danni alle strutture e alle infrastrutture nelle campagne con allagamenti, frane e smottamenti”. Una conferma dell’allarme lanciato dal rapporto “Analisi del Rischio. I cambiamenti climatici in sei città italiane”, realizzato dalla Fondazione CMCC, Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici sulle ondate di calore e alluvioni che colpiranno le città italiane ma anche le campagne. “A far salire il conto dei danni”, secondo il monitoraggio della Coldiretti lungo la Penisola, “è stata proprio l’ultima ondata di maltempo dell’estate con violenti nubifragi e trombe d’aria che hanno colpito a macchia di leopardo l’agricoltura con tetti scoperchiati, campi allagati, viti e ulivi abbattute e coltivazioni di mais, soia e riso duramente colpite in prossimità della raccolta e ribaltato mezzi agricoli pesanti”.

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