venerdì, 19 Aprile, 2024

Maria Sole Sanasi d'Arpe

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Considerazioni inattuali

Il corpo della città

Maria Sole Sanasi d'Arpe
A giugno guardiamo la pioggia come una sorta di fenomeno paranormale, come fosse sempre la prima volta, soprattutto qui a Roma. Eppure proprio qui la pioggia di giugno arriva quasi sempre prima della metà del mese e sotto forma di diluvio tropicale: con l’umido dell’aria che permane caldo e denso ma sudato, come se l’asfalto fosse pelle, la pelle della...
Considerazioni inattuali

Per noi incompresi

Maria Sole Sanasi d'Arpe
Spesso mi sono domandata – e troppo spesso senza venirne a capo – perché i più fastidiosi fraintendimenti nascessero proprio tra chi avrebbe avuto invece maggiore urgenza d’intendersi; perché la necessità che qualcuno che stimiamo ci comprenda, resti quasi sempre sospesa senza la risoluzione di cui avremmo bisogno. Augurandoci che l’altro avverta il nostro stesso stato d’animo: in un comune sentire....
Considerazioni inattuali

Nella prigione d’Occidente

Maria Sole Sanasi d'Arpe
Se la sopravvivenza di un popolo – come disse Milan Kundera al IV Congresso dell’unione degli Scrittori in Cecoslovacchia nel giugno 1967 e scrisse nel suo Occidente prigioniero – dipende dalla forza dei suoi valori culturali, potremmo facilmente traslarne il significato ad oggi. Confermandone in parte il senso, potremmo affermare che la sopravvivenza dipenda però – più che da un principio di forza – dalla...
Considerazioni inattuali

Le rivoluzioni di Falcone

Maria Sole Sanasi d'Arpe
Quando Giovanni Falcone disse “In Sicilia la mafia colpisce i servitori dello Stato che lo Stato non è riuscito a proteggere” compì, nel suo percorso già rivoluzionario, un’altra, nuova, particolare rivoluzione: reale eppure metafisica al contempo. Falcone in questi termini spogliò infatti il concetto di mafia del suo alone di ambigua idealizzazione. Lo riportò cioè tra i comuni fatti dell’umanità – seppure pieni della loro...
Considerazioni inattuali

Sei un sogno

Maria Sole Sanasi d'Arpe
La dimensione onirica ha da sempre significato il culmine dell’ossimoro: poiché del tutto irreale da un punto di vista pratico eppure disvelatrice delle verità più recondite. Di quella parte del subconscio che non si rende evidente durante la veglia. Non intendo ripercorrerne la storia, né richiamarmi all’indagine freudiana. La mia è una spinta assai più egoistica ed egoriferita e che...
Considerazioni inattuali

Gli affetti dei diversi

Maria Sole Sanasi d'Arpe
Ho sempre ammirato e ho sempre – forse a torto – pensato di identificarmi nelle persone più fuori dal comune, estranee alle consuete dinamiche sociali e più sommessamente vicine a quella definizione assai estrema che ne diede Bukowski: “Amo i solitari, i diversi, quelli che non incontri mai. Quelli persi, andati, spiritati, fottuti. Quelli con l’anima in fiamme”. Ed è sbagliato presupporre...
Considerazioni inattuali

Voglia di ballare

Maria Sole Sanasi d'Arpe
Voglio ballare. È sempre stata un’ambizione naturale, prima che un’inclinazione – è così che la definirei, tramite quest’ossimoro – forse diversa da quella di Moretti sulle note di Visa para un sueño, e più simile al tumulto travolgente di un vortice. Voglio ballare: così come faceva Fellini muovendo i passi voluttuosi di Barbara Steele e Mario Pisu in 8 ½; e mentre ballo, rompere l’aria vorticando i...
Considerazioni inattuali

Risveglio nel cielo

Maria Sole Sanasi d'Arpe
Il mio spirito ha sempre rintoccato nel risveglio di primavera – come lo cantava Milva nelle parole di Battiato – e ho l’abitudine in aprile, di ascoltarlo a ripetizione insieme con tutti i suoni della stagione, con tutti i suoi risvegli: dagli alberi di Giuda che rivestono Roma, ai ciliegi, i mandorli, all’odore di cielo che improvvisamente oltreché a vedersi nelle sue gradazioni di turchino, comincia...
Considerazioni inattuali

Deviare dal baricentro

Maria Sole Sanasi d'Arpe
L’accezione comunemente negativa del concetto di deviazione, del cambio di percorso rispetto alla retta via – certa e forte del suo cammino – ci ha spesso tratto in inganno. Perché deviare appunto, significa sempre cambiare ed implica, per sua natura, un cambiamento dal tratto sporadico o meglio eccezionale. In quanto tale, dal carattere rivoluzionario. Ho sempre amato delle città italiane...
Società

Gemma Tuccillo: per il singolo nella moltitudine

Maria Sole Sanasi d'Arpe
Nel labile confine lambito dalle due parti: etica e giuridica; qui dove ho incontrato Gemma Tuccillo, dal 2017 a capo del Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità: qui dove antepone l’individualità del singolo per dare forza alla sostanza della moltitudine. Quella stessa sostanza che è propria della guida di “un magistrato che ha avuto un raro privilegio, dopo...