venerdì, 11 Luglio, 2025
Economia

Economia, luci sul lavoro. Ma cala la produzione industriale

L’Istat registra occupazione e consumi in lieve aumento, ma rallentano beni intermedi e di consumo

Secondo le ultime stime pubblicate ieri dall’Istat, l’economia italiana mostra un quadro di luci e ombre nei mesi di maggio e giugno 2025. Da un lato emergono segnali di resilienza, specialmente nel mercato del lavoro e nei consumi delle famiglie, dall’altro permangono criticità legate alla produzione industriale e all’incertezza internazionale. A maggio la produzione industriale ha subìto una battuta d’arresto con un calo dello 0,7% rispetto ad aprile. Questo rallentamento congiunturale è attribuibile principalmente al calo dei beni intermedi (-1,0%) e dei beni di consumo (-1,3%), mentre rimane stabile il settore dei beni strumentali. L’unico comparto in espansione è quello energetico, con una crescita dello 0,7%. Nonostante questa flessione mensile, nella media trimestrale marzo-maggio, la produzione industriale segna una crescita moderata dello 0,6%, trainata soprattutto dai beni strumentali e intermedi.
Sul fronte occupazionale si registra un andamento positivo: a maggio il numero degli occupati è aumentato dello 0,3% rispetto ad aprile, raggiungendo un tasso di occupazione pari al 62,9%. Questa crescita ha coinvolto prevalentemente lavoratori permanenti e autonomi, a discapito dei contratti a termine. Tuttavia, anche il tasso di disoccupazione registra un incremento, portandosi al 6,5%, con un aumento significativo del tasso di disoccupazione giovanile, che tocca il 21,6%.

Quadro economico generale

Il quadro economico generale si completa con un lieve incremento della spesa delle famiglie per consumi finali nel primo trimestre del 2025 (+1,2%), grazie anche all’incremento del reddito disponibile lordo (+1,8%). Parallelamente, cresce la propensione al risparmio delle famiglie (+0,6 punti percentuali), evidenziando un atteggiamento ancora prudente dei consumatori italiani di fronte alle prospettive economiche. La dinamica inflazionistica rimane contenuta, con l’indice armonizzato dei prezzi al consumo stabile all’1,7% a giugno, inferiore alla media dell’area euro. Ma accelera l’inflazione relativa ai beni del cosiddetto ‘carrello della spesa’, che comprende beni alimentari e per la cura della persona e della casa, passando dal 2,7% di maggio al 3,1% di giugno, a causa principalmente dell’aumento dei prezzi degli alimentari.
La fiducia delle imprese, dopo mesi di oscillazioni, registra a giugno un aumento per il secondo mese consecutivo, mentre la fiducia dei consumatori diminuisce diffusamente in tutte le componenti dell’indice, eccetto quelle relative alla situazione economica generale e alla disoccupazione. In particolare, il clima economico migliora, mentre quello personale e corrente segnano una flessione.

All’estero

La situazione economica internazionale resta caratterizzata da forte incertezza, principalmente dovuta agli annunci contraddittori sulla politica commerciale statunitense e alle tensioni geopolitiche crescenti, in particolare nel Medioriente, con l’esplosione del conflitto breve tra Israele e Iran a giugno. Sul piano commerciale, nei primi quattro mesi del 2025 le esportazioni e importazioni di beni italiani registrano una crescita significativa, grazie soprattutto all’aumento delle vendite di prodotti farmaceutici (+38,7%) e di mezzi di trasporto esclusi autoveicoli (+10,3%). Però il settore automobilistico continua a mostrare segnali di crisi con un calo delle esportazioni dell’11,6%.
Infine sul fronte dei prezzi energetici si interrompe il trend decrescente di gas e petrolio, in parte dovuto alle incertezze geopolitiche che hanno spinto temporaneamente verso l’alto le quotazioni internazionali.

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