martedì, 29 Aprile, 2025
Esteri

Putin annuncia 72 ore di cessate il fuoco unilaterale, per l’8-10 maggio

Lavrov: per negoziare è "imperativo" il riconoscimento dei territori occupati

Mentre la guerra in Ucraina continua a insanguinare il fronte orientale, Vladimir Putin annuncia un nuovo cessate il fuoco unilaterale di 72 ore, previsto dall’8 al 10 maggio, in concomitanza con l’80° anniversario del Giorno della Vittoria. Nonostante il gesto definito “umanitario”, il Cremlino avverte che qualsiasi violazione da parte ucraina sarà affrontata con una “risposta adeguata ed efficace”. La Russia ribadisce, inoltre, la disponibilità a negoziati di pace “senza precondizioni”, pur continuando a imporre condizioni di fatto: il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, ha insistito sulla necessità che Kiev e la comunità internazionale riconoscano la sovranità russa sulla Crimea, Sebastopoli, Donetsk, Luhansk, Kherson e Zaporizhia come condizione preliminare per qualsiasi trattativa. Secondo Lavrov l’iniziativa di pace promossa da Donald Trump rischia di essere manipolata da leader europei come Kaja Kallas e Mark Rutte, che mirerebbero a rafforzare militarmente l’Ucraina piuttosto che raggiungere una vera tregua. Dal canto suo, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky accusa Mosca di usare la diplomazia come copertura per allungare il conflitto. In un discorso serale, Zelensky ha denunciato il rinnovato attivismo militare russo subito dopo Pasqua, evidenziando che l’esercito di Putin ha ripreso gli assalti a costo di gravi perdite umane.Zelensky sottolinea anche che per riprendere i negoziati, Kiev dovrebbe prima revocare il divieto legislativo a trattare con Mosca, imposto nel 2022. Un passo che, secondo Lavrov, spetta interamente al governo ucraino. Da parte sua, Donald Trump ha dichiarato che Zelensky sarebbe disposto a rinunciare alla Crimea per raggiungere un accordo di pace. “Penso di sì”, ha affermato il presidente americano, ribadendo la necessità che Putin “smetta di sparare” e si sieda a firmare un’intesa. Trump ha incoraggiato le parti a consolidare i presupposti per un negoziato stabile, una linea confermata anche dal colloquio telefonico tra il segretario di Stato Marco Rubio e Lavrov, che hanno discusso dell’importanza di lavorare verso una pace duratura.

Accordi minerari: tensioni interne a Kiev

Nel frattempo a Kiev cresce la preoccupazione anche per l’accordo con gli Stati Uniti riguardo le risorse minerarie. Secondo il Financial Times, molti parlamentari, anche della maggioranza di Zelensky, sono riluttanti a firmare un’intesa che potrebbe compromettere la sovranità energetica del paese. Il primo ministro ucraino Denys Shmyhal ha assicurato che l’accordo sarà compatibile con gli impegni europei e con la legislazione nazionale, ma le perplessità restano forti, soprattutto per la possibilità che petrolio, gas e minerali strategici ucraini passino sotto controllo estero.

Putin ringrazia i nordcoreani

La guerra vede però anche l’emergere di nuovi attori. Sia Pyongyang che Mosca hanno riconosciuto ufficialmente per la prima volta la partecipazione di truppe nordcoreane ai combattimenti nella regione russa di Kursk, al confine con l’Ucraina. Vladimir Putin ha espresso gratitudine al leader nordcoreano Kim Jong Un per l'”eroismo” dimostrato dai suoi combattenti, sottolineando l’amicizia tra i due paesi sancita dal patto di mutua difesa firmato nel giugno 2024. Secondo fonti russe, la presenza nordcoreana è stata decisiva nella riconquista di territori temporaneamente occupati dalle forze ucraine.L’Unione Europea ha reagito con durezza alla notizia della collaborazione militare tra Russia e Corea del Nord. Secondo Anita Hipper, portavoce della Commissione europea, il rafforzamento di tale alleanza dimostra il crescente isolamento di Mosca e il suo disinteresse per una pace autentica. Bruxelles ha promesso nuove sanzioni e ha accolto positivamente le dichiarazioni di Donald Trump che riconoscono l’inaccettabilità dell’aggressione russa.

NATO: “Ucraina forte può garantire pace giusta”

In questo scenario, il segretario generale della NATO Mark Rutte ha ribadito che il sostegno militare all’Ucraina resta fondamentale per una pace giusta e duratura. Durante la cerimonia per il 70° anniversario dell’ingresso della Germania nell’Alleanza, Rutte ha elogiato Berlino come il principale sostenitore di Kiev, sottolineando che “una Ucraina forte è la migliore garanzia per una pace stabile”.

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