venerdì, 19 Aprile, 2024
Agroalimentare

Cibo. Italia leader mondiale. Coldiretti: DOP export di 9 miliardi

Dietro ogni prodotto alimentare italiano c’è una storia. Un patrimonio che ha portato l’Italia ad essere leader mondiale nella gastronomia. Oltre la qualità lo dimostrano il numero di specialità Dop/Igp/Stg riconosciute (314), 526 vini Dop/Igp e 5.266 prodotti alimentari tradizionali custoditi lungo tutta la Penisola da generazioni dagli agricoltori. Lo studio è stato realizzato dalla Coldiretti e presentato divulgato in occasione della Giornata della Gastronomia Sostenibile, festeggiata il 18 giugno dopo essere stata istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 2016.

Il sistema dell’enogastronomia Made in Italy solo per la “Dop Economy” ha messo a segno un valore della produzione di 16,9 miliardi di euro e un export da 9,5 miliardi di euro con il contributo di oltre 180 mila operatori, secondo elaborazioni Coldiretti su dati Ismea-Qualivita. “Un patrimonio messo a rischio dall’epidemia di falsi e tarocchi con un valore”, secondo la Coldiretti, “di oltre 100 miliardi del cosiddetto italian sounding nel mondo per effetto della pirateria internazionale che utilizza impropriamente parole, colori, località, immagini, denominazioni e ricette che si richiamano all’Italia per alimenti taroccati che non hanno nulla a che fare con il sistema produttivo nazionale”.

Grazie al cibo, l’Italia guida la classifica mondiale del turismo enogastronomico con la ricerca dei prodotti tipici che è diventata un ingrediente irrinunciabile delle vacanze in un Paese come l’Italia che può contare sulla più grande rete mondiale di mercati di agricoltori e fattorie con Campagna Amica dove è possibile trovare le eccellenze locali dei territorio (www.campagnamica.it).

“La leadership nazionale”, ricorda Prandini presidente di Coldiretti, “è confermata dal successo della dieta mediterranea, riconosciuta patrimonio immateriale dell’Unesco, si è classificata come migliore dieta al mondo del 2020 davanti alla dash e alla flexariana, “Un successo minacciato”, commenta la Coldiretti, “dai bollini allarmistici a semaforo che alcuni Paesi, dalla Gran Bretagna al Cile alla Francia, stanno applicando su diversi alimenti della dieta mediterranea sulla base dei contenuti in grassi, zuccheri o sale”.

Si rischia di promuovere cibi spazzatura con edulcoranti al posto dello zucchero e di sfavorire elisir di lunga vita come l’olio extravergine di oliva considerato il simbolo della dieta mediterranea, ma anche specialità come il Grana Padano, il Parmigiano Reggiano ed il prosciutto di Parma le cui semplici ricette non possono essere certo modificate”.

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